Rifiutando di allargarsi l’Ue tradisce la Macedonia, Tsipras e i suoi valori. Ma Tsipras ha perso le elezioni di domnica scorsa. Ha prevalso il centro-destra di Mytsotakis. Cambio di strategia della regione “storia” della Macedonia spartita tra Grecia e Macedonia del Nord a maggioranza slava. A Skopije il nuovo Premier Pendarkovski valuta la situazione ma il problema vero sono i campi di papavero da oppio di Vardar e Strumica fuori controllo del neo Governo macedone di Skopje. Primo acquirente di oppio per eroina la mafia siciliana
SKOPJE 11 LUG (dall’inviato Marcello Di Meglio) Atene e Skopje hanno trovato da poco un compromesso sul cambio del nome della Macedonia per fare contenta l’Europa. Ma Bruxelles è venuta meno alle sue promesse
Nonostante Prespa, nonostante i governi in bilico, nonostante ogni sforzo. Era stato detto alla Macedonia, quando ancora non si chiamava Macedonia ma Fyrom, che per entrare nell’Ue e nella Nato avrebbe dovuto trovare un accordo con la Grecia che, assieme agli altri stati europei, contesta allo stato balcanico di essersi appropriato del nome della provincia greca. Skopje da parte sua si è sempre rifiutata di farsi chiamare Fyrom, ci sono voluti anni, prove, accordi, scontri ai confini, un referendum.
Stevo Pendarovski, neo presidente della Macedonia del Nord, durante la cerimonia di insediamento, ha affermato che l’appartenenza alla NATO e l’ingresso nell’Unione Europea sono i suoi principali obiettivi.
“Come presidente farò tutti gli sforzi diplomatici per completare il processo della nostra piena adesione alla NATO e insisterò affinché le migliori menti del paese, indipendentemente dalla loro appartenenza, partecipino ai negoziati per l’ingresso nell’UE” – ha dichiarato Pendarovski.
Pendarovski ha vinto le elezioni presidenziali nordmacedoni dello scorso 5 maggio con l’Unione Socialdemocratica (SDSM) ottenendo il 51,66% dei voti.
Il 3 aprile, il rappresentate permanente degli Stati Uniti presso la NATO Kay Bailey Hutchinson ha dichiarato che Washington spera che la Macedonia del Nord diventi membro della NATO il prossimo autunno.
In precedenza, l’adesione della Macedonia alla NATO era stata bloccata dalla Grecia, promettendo di sbloccarla se il paese avesse cambiato nome per distinguersi dall’omonima regione greca. Nel settembre 2018, in Macedonia, si è tenuto un referendum per cambiare il nome del paese in Macedonia del Nord e l’8 febbraio il parlamento greco ha approvato la sua adesione all’alleanza. Quattro giorni dopo, la Repubblica di Macedonia ha cambiato ufficialmente il suo nome in Macedonia del Nord.
Bulgaria, Macedonia del Nord non è pronta a entrare nell’Ue: Premier bulgaro Borissov: ‘Skopje non è ancora matura per il negoziato”
“La Macedonia del Nord non è ancora matura per ricevere una data d’inizio dei negoziati di adesione all’Unione europea”. Lo ha dichiarato il premier bulgaro Boyko Borissov, secondo il quale “i macedoni hanno ancora molte cose da sistemare”. “Non vorrei essere frainteso, ma mi sembra inaccettabile mettere oggi in discussione la nazionalità bulgara di Gotse Delcev”, ha aggiunto Borissov chiedendo a Skopje di smetterla con la retorica antibulgara e con le distorsioni dei fatti storici. Gotse Delcev, autodefinitosi bulgaro, è un eroe della lotta contro la dominazione ottomana della Bulgaria che all’epoca comprendeva anche la regione di Macedonia, abitata da popolazione di etnia bulgara. Secondo Sofia, un’identità nazionale macedone, separata da quella bulgara, nasce solo dopo la Seconda guerra mondiale, su decisione e pressioni del Comintern.
Le personalità e le organizzazioni culturali, politiche e rivoluzionarie precedenti, come l’Organizzazione rivoluzionaria interna macedone (Vmro), di cui Gotse Delcev era ideologo e attivista, sarebbero quindi parte della storia e dello sforzo di costruzione nazionale bulgara. In questo contesto, la Bulgaria non ha mai riconosciuto l’esistenza di una lingua e di una nazione separata macedone. Il giornale “Stanart” di Sofia ha titola un mese fa in prima pagina che “Sofia potrebbe applicare la tattica greca contro l’ostinazione macedone” per quanto riguarda “l’anelito di Skopje a entrare nell’Ue”. Evidentemente non tutti i problemi bilaterali sono stati risolti con il Trattato di amicizia e buon vicinato firmato da Skopje e Sofia nell’agosto 2017
Macedonia Nord: da Fitch primo upgrade rating in 13 anni
Pil crescerà del 3,4% nel 2019, 3,6% nel 2020
L’agenzia di rating Fitch ha aggiornato i rating a lungo termine in valuta estera e locale della Macedonia del Nord da BB a BB+ con outlook stabile.
Fitch ha affermato che la decisione si basa su un “periodo prolungato di migliori standard di governance” associato a “una maggiore garanzia che il Paese non torni alla paralisi politica del 2014-2017”. Lo scenario politico nel Paese balcanico “ha favorito ulteriori progressi verso l’adesione alla Nato e l’apertura dei negoziati di adesione all’Ue, che sostengono la fiducia degli investitori e agiscono come ancore politiche per riforme sostenute e stabilità macroeconomica” – ha aggiunto Fitch in una nota
L’agenzia di rating ha previsto un’accelerazione della crescita del Pil dell’ex repubblica jugoslava al 3,4% nel 2019 e al 3,6% nel 2020, dal 2,7% registrato nel 2018 e dallo 0,2% del 2017. L’agenzia di rating ha “migliorato il rating” della Macedonia del Nord “per la prima volta in tredici anni” – ha segnalato il portale specializzato Bne Intellinews
Marcello Di Meglio
Marcello Di Meglio