SAVONA. 16 LUG. Si sono svolti nella Cattedrale di San Michele ad Albenga i funerali di Vittorio “Giorgio” Ravera che è mancato, a soli 63 anni, a Pietra Ligure, all’ Ospedale di Santa Corona, dopo una lunga malattia.
Ad officiare il rito funebre in suo ricordo sono stati due sacerdoti che lo conoscevano bene: il Vicario Generale della Diocesi Monsignor Ivo Raimondo e l’ economo diocesano Don Mauro Marchiano. Una folla commossa ha portato l’ ultimo saluto a Ravera che era molto noto nel mondo del calcio ligure per essere stato valido regista sia nell’ Alassio, sia nell’Albenga, squadra con la quale ha anche militato per due stagioni in serie D.
Dai tifosi era soprannominato “Golden Boy” in quanto nella visione di gioco assomigliava al grande Gianni Rivera ed inoltre con il campione rossonero aveva in comune quasi lo stesso cognome. Grande palleggiatore, Ravera era una mezz’ ala capace anche di trasformarsi in mezza punta e di segnare oltre che far segnare i compagni. Anche nel mondo della scuola ha lasciato un bel ricordo: molto attivo, sempre gentile e disponibile, ha lavorato per tanti anni nelle scuole del Comprensorio ingauno ed era anche impegnato in campo sindacale, con lo Snals.
Alla cerimonia era presente un gran numero di colleghi, di insegnanti, segretari, collaboratori e presidi con cui aveva lavorato negli istituti scolastici di Andora, Alassio ed Albenga. Giorgio aveva anche due grandi passioni: la pittura e la musica ed in entrambi i campi era apprezzato, tanto che, in tutte e due le arti, si può ben dire che fosse ben più che un dilettante. La nostra redazione si unisce al dolore della cara Laura, del figlio Elvis con Valentina, Armando e Marcello, dei parenti e degli amici per la perdita di una così cara persona.
CLAUDIO ALMANZI