Il ‘Professore’ ha travolto e coinvolto il pubblico
Serata speciale quella di ieri sera al Festival Internazionale di Nervi, la terzultima della stagione con a seguire Gino Paoli, questa sera giovedì 18 luglio, e sabato 20 luglio il gran finale, con il notissimo ballerino russo Sergei Polunin.
Dicevamo serata speciale per Genova che è stata invasa dalle musiche balcaniche portate da Emir Kusturica e dalla The No Smoking Orchestra.
Il ‘Professore‘ ha travolto e coinvolto un pubblico dapprima tranquillo, poi sempre più agitato che ha iniziato a ballare davanti al palco e sugli spalti inneggiando ad Emir e richiedendo repliche che sono arrivate.
Il tutto è iniziato con il più classico degli inni russi, quello vecchio, con gli The No Smoking Orchestra che hanno calcato il palco indossando divise militari forse messicane con tanto di proiettili, cartucciera e sombreri.
Poi le canzoni. Per prima la colonna sonora del film ‘Gatto Nero Gatto Bianco‘, poi diverse canzoni dell’ultimo album uscito il 30 marzo del 2018 ‘Corps Diplomatique‘, “un album che deve essere comprato” dice Kusturica al pubblico. Parliamo della coinvolgente ‘Fuck You MTV‘ dove Emir ha coinvolto il pubblico con dei simpatici cori, ‘From Chicago to Milano‘, ‘Tito Puente (Maria Cervantes), ‘Tarentella‘, ‘Cerveza‘ ed ancora ‘Comandante‘ dedicata a Fidel Castro (con replica).
Ed ancora ‘Tik Tak‘, e alcune versioni modernizzate dei classici. Poi, mentre tra una canzone e l’altra, le note della ‘Pantera Rosa‘ diventavano un ottimo intermezzo, il violino di Dejan Sparavalo, peraltro autore di diversi testi, irrompeva come una raffica di kalashnikov nell’aria.
Nel mentre il pubblico più coinvolto si è alzato dalle sedie e si è sistemato sotto il palco, tre ragazze venivano fatte salire sul palco a ballare con una ‘vecchia’ Unza Unza Time del 2000 e le repliche di ‘Cerveza’ e ‘Comandante’.
Ancora la presentazione della band dapprima con i nomi da rivoluzionari messicani, poi quelli reali. Infine i saluti.
Per di LN una piccola appendice a fine concerto, un saluto personale ad Emir ed un ringraziamento per l’ospitalità che ci concede, ormai da cinque anni, al Kustendorf Music and Film Festival di Mokra Gora in Serbia.
Luca Bartesaghi