Un marocchino di 25 anni M.H., è stato respinto dalla polizia francese e consegnato ai colleghi del Settore di Ventimiglia perché privo di ogni documento.
Proprio questa condizione ha portato gli uomini della polizia di frontiera ad approfondire i controlli sullo straniero per capire chi fosse realmente.
Condotto in ufficio, è stato sottoposto a minuziosi accertamenti sia attraverso il fotosegnalamento con riscontro AFIS che mediante la Banca Dati Interforze, che hanno consentito, dopo lunghe ore, di conoscerne l’identità ed i suoi precedenti di giustizia.
Lo straniero, a metà dello scorso mese di giugno, si era recato, con un complice, presso l’ “OVS” di Torino, prelevando dagli scaffali alcuni capi di abbigliamento e tentando di rimuovere le placche anti-taccheggio con l’ausilio di forbici.
Nel goffo tentativo di staccarle, aveva finito per rovinare i numerosi capi di abbigliamento trafugati.
Osservato dal circuito interno di sorveglianza, lo straniero era stato arrestato, processato e condannato agli arresti domiciliari presso l’abitazione della sorella dalla quale era fuggito con l’intenzione di andare in Croazia.
Proprio durante un controllo a Torino nei giorni scorsi, era stata scoperta l’evasione, ragion per cui gli arresti domiciliari erano stati sostituiti con la misura della custodia cautelare in carcere. Dopo questi accertamenti gli uomini della Polizia di Frontiera di Ventimiglia, ha quindi proceduto al suo arresto per il duplice reato di furto aggravato ed evasione, conducendolo nel carcere di Imperia.