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Pd, caso Bibbiano e affidi famigliari. M5S: approfondire situazione anche in Liguria

Il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti (Pd)

“Non siamo nuovi a iniziative volte a vigilare sul sistema minorile. Molto prima che i fatti di Bibbiano riempissero le prime pagine dei quotidiani e dei Tg, come M5S Liguria avevamo organizzato un convegno con l’obiettivo di sensibilizzare e portare il tema in Parlamento. ‘Tutela dei minori o nidi violati’ il tema dell’evento, che si era tenuto ad aprile 2017 ed era stato promosso e organizzato con l’obiettivo di affrontare e perfezionare le tante, troppe, criticità dell’attuale sistema minorile”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo regionale Alice Salvatore, prima firmataria dell’interrogazione sottoscritta da tutti i colleghi del gruppo M5S.

“Al convegno – ha aggiunto la pentastellata – erano intervenuti medici, psicologi, avvocati, giuristi ed esperti del settore, oltre che la senatrice M5S Enza Blundo, cui dobbiamo la proposta di modifica della legge 403 del Codice civile.

Oggi, con i drammatici fatti avvenuti in Emilia, anche come M5S vogliamo far luce sulle problematiche dei minori: ragion per cui abbiamo depositato un’interrogazione per seguire e conoscere più da vicino la situazione degli affidi anche in Liguria.

I contributi degli esperti, insiemeai fatti drammatici di oggi, ci hanno spinto a interrogarci sulla vigilanza dei servizi ai minori allontanati dal nucleo familiare originario.

L’interrogazione del M5S impegna dunque la giunta ligure e l’assessore regionale competente per sapere quanti sono stati i bambini allontanati coattivamente, giudizialmente (senza l’intervento della forza pubblica) e non giudizialmente (con il consenso della famiglia); quanti sono i bambini attualmente fuori famiglia collocati in una struttura residenziale, quanti in una famiglia affidataria e quanti collocati fuori regione; a quanto ammonta il numero dei minori fuori famiglia presso famiglie e strutture specializzate che stanno facendo un percorso psicologico e/o che assumono psicofarmaci, quali sono i relativi importi di finanziamento stanziati e costi sostenuti, separati per tipologia di prestazioni erogate; qual è l’importo medio giornaliero che la Regione destina, per ogni singolo ente, per ogni minore collocato; e quali sono infine le procedure di verifica delle strutture per minori che la Regione adotta, ha adottato o intende adottare a tutela dei minori e delle famiglie nel rispetto della L. 184/1983″.