Monaco-Sampdoria è una di quelle partite che solo a pronunciarla già evoca notti europee. Come quella del 1990, che riporta inevitabilmente alla Coppa delle Coppe. E anche se stavolta si tratta solo di un trofeo estivo, la Philipp Plein Cup, è inevitabile che la memoria torni lì. Buon per noi che si tratti solo di un’amichevole, perché alla fine sono i monegaschi ad avere la meglio grazie al blitz di Falcao a inizio ripresa. La Sampdoria, supportata da un tifo incessante (più di mille, e rumorosissimi, i nostri sugli spalti), non è apparsa al massimo della forma, ma era da mettere in conto a questo punto del pre-campionato. Un po’ di rodaggio è necessario, e si sapeva.
Inizio. Di Francesco conferma il suo abituale 4-3-3. Dove sono Ramírez e Jankto a giocare da esterni alti, fiancheggiando capitan Quagliarella. Prima azione degna di nota al minuto 14: Boschilia va in penetrazione per vie centrali, venendo tamponato da Linetty. Ne nasce una punizione che lo stesso brasiliano calcia non troppo distante dai pali di Audero. Che si sporca veramente i guanti solo al 17′, quando trattiene una conclusione da fuori dell’attivissimo Boschilia, pericolo numero uno per distacco. Al 20′ occhio a Martins Gelson, che scappa a Colley e a cose ormai fatte sbatte sul portierone doriano. Al 27′ si vede la Samp: Jankto come un treno in contropiede per Quagliarella, rimpallato sul più bello. Di là i pugni chiusi di Audero dicono ancora ‘no’ a Boschilia. Su Gelson Martins neppure l’estremo difensore blucerchiato potrebbe nulla, ma il portoghese apre troppo il destro sprecando da pochi passi (38′). Sospiro di sollievo. E dopo lo scampato pericolo si va tutti negli spogliatoi con il risultato in parità.
Ripresa. Parità che dura poco. Perché il nuovo entrato, l’idolo di casa Falcao, ci mette cinque minuti scarsi per entrare in area e piazzare l’1-0. Una leggenda chiama, l’altra risponde: Quagliarella spara una cannonata da posizione defilatissima che Lacomte non controlla, poi la difesa sbroglia evitando la ribattuta del capitano. È l’occasione che scuote la Samp: passa un minuto e Colley svetta indisturbato centrando secco il palo. Poi è il turno di Maroni, che non trova la correzione giusta da un paio di passi. La risposta monegasca è nei piedi di Falcao, attento Audero ancora una volta. A meno di dieci dalla fine il Doria il pari lo troverebbe pure – con Vieira – peccato che l’arbitro Hamel ravvisi una posizione irregolare di Bahlouli, vanificando tutto. La vittoria va dunque ai padroni di casa, mentre i nostri si beccano comunque gli applausi dello spicchio del “Louis II” trasformato in una piccola Sud formato trasferta. Prossima tappa: La Spezia, poi Parma per concludere il percorso di test agostani.
Monaco 1
Sampdoria 0
Reti: 5′ s.t. Falcao.
Monaco (4-2-3-1): Lecomte (24′ s.t. Benaglio); Sidibé (35′ s.t. Rodrigues), Jemerson, Panzo (34′ s.t. Badiashile), Ballo-Touré (35′ s.t. Dias); Henrichs (35′ s.t. Sylla), Fabregas (24′ s.t. Chadli); Gelson Martins (24′ s.t. Tuncara), Traoré (1′ s.t. Mesquita), Boschilia (1′ s.t. Golovin); Foster (1′ s.t. Falcao).
A disposizione: Glik.
Allenatore: Jardim.
Sampdoria (4-3-3): Audero (34′ s.t. Falcone); Bereszynski (34′ s.t. Depaoli), Murillo (24′ s.t. Ferrari), Colley (34′ s.t. Regini), Augello (24′ s.t. Murru); Praet (34′ s.t. Barreto), Ekdal (1′ s.t. Vieira), Linetty (1′ s.t. Maroni); Ramírez (24′ s.t. Bahlouli), Quagliarella (24′ s.t. Bonazzoli), Jankto (24′ s.t. Bahlouli).
Allenatore: Di Francesco.
Arbitro: Hamel (Francia).
Assistenti: Grosbost e Pignatelli (Francia).
Quarto ufficiale: Aubin (Francia).
Note: recupero 0′ p.t. e 4′ s.t.; spettatori 3.000 circa; terreno di gioco in buone condizioni.