ROMA Ore 12:36, esce dallo Studio alla Vetrata al Quirinale, dopo la consultazione con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, la delegazione di Forza Italia con il padre fondatore Silvio Berlusconi sostenuto da Tajani, Bernini e Gelmini.
Con tono tanto pacato quanto paternalista, il quasi 83enne Presidente di FI annuncia il suo verbo: “No ad esecutivi improvvisati, l’unico possibile è di centrodestra. Pericoloso sarebbe un Governo sbilanciato a sinistra. Non riferisco come Merkel e Juncker hanno definito il precedente Governo. E’ stata indebolita l’economia italiana al punto che rasenta la crisi con un debito pubblico che ha superato il livello di guardia”.
Berlusconi aggiunge: “Con una maggioranza tra Pd e M5s ci sarebbe il rischio di un’imposta sulle successioni alla francese che arriverebbe fino al 45%.”
E poi qualcosa di sibillino sulla libertà, autonomia ed autosufficienza dell’editoria italiana:. “Vi dico di fare attenzione perché ci sono programmi in giro anche contro l’editoria e le tv. Il male può venirci addosso, ed è un male grande che riguarda tutti noi”.
FI si schiera chiaramente sul fronte aperto delle elezioni anticipate.
Marcello Di Meglio