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Diario della crisi. Salvini, Via maestra elezioni. Non porto rancore a di Maio

La delegazione leghista guidata da Matteo Salvini al Quirinale

 

ROMA Sono le 16:45 quando la delegazione della Lega guidata dal leader del partito di Via Bellerio Matteo Salvini esce dalla consultazione con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella allo Studio alla Vetrata al Quirinale: “Il Governo ha fatto bene fino a che è stato il governo del Sì. Oggi la via maestra sono le elezioni, la sovranità appartiene al popolo. Chi meglio degli italiani per scegliere a chi affidare i loro soldi.

Tutte le ipotesi di governi fatte in questi giorni sono contro la Lega e Salvini per cancellare tutto quello di buono che abbiamo fatto. Non ci sto a che i porti siano chiusi nuovamente! Ho fatto tanta fatica, No! Oggi è stato pubblicato in Gazzetta il decreto che rimborsa i risparmiatori truffati dalle banche e tanti ci hanno ringraziato. E c’è qualcuno che vuole fare il governo con il Pd di Bibbiano e non con noi che vogliamo tagliare il numero dei parlamentari: la via maestra sono le elezioni”.

Salvini aggiunge: “Abbiamo letto che anche in casa M5S ci sono parlamentari che vorrebbero una manovra economica coraggiosa con il taglio delle tasse. L’ho scoperto in questi giorni! Aver scoperchiato il vaso è servito agli italiani per capire, mi sono preso insulti nelle aule dei palazzi, nei talk show ma nelle strade la gente è con noi: un accordo contro PD-M5S è da vecchia politica, l’ho detto a Mattarella.

Se l’obiettivo è per e non contro allora, senza rancore, guardo avanti e ci sono ma non voglio far entrare dalla finestra Renzi, Boschi e Boldrini. Non rispondo agli insulti, Luigi Di Maio ha lavorato bene, voglio solo un governo che lavori bene: la voglia di chiarezza la vogliono i mercati e le borse. Se avessi fatto una scelta personale sarei stato con i miei figli ma non volevo un governo fermo.

Non ragioniamo di posti e poltrone, ragioniamo con le proposte. Noi siamo una squadra, abbiamo scelto il campo di gioco. E’ stata nostra responsabilità quello che è successo, sono sicuro che Mattarella sceglierà al meglio nel nome del popolo italiano.”

Marcello Di Meglio