I piccoli soci di Carige se voteranno sì al salvataggio della banca genovese avranno in cambio azioni a costo zero ma un controvalore complessivo pari a 10 milioni di euro.
Si legge nella nota della banca: «non c’è la sottoscrizione del nuovo aumento bensì il semplice sostegno all’operazione attraverso il voto favorevole in assemblea».
Agli azionisti, che hanno già visto andare in fumo quasi tutti i loro risparmi, non si chiederà di pagare altri soldi, ma di partecipare, il prossimo 20 settembre, al salvataggio della banca votando “si” al piano di rafforzamento patrimoniale di Carige che prevede un aumento di capitale da 700 milioni e l’emissione di un Bond subordinato da 200 milioni di euro.
Oggi i piccoli azionisti si sono ridotti a 30-35 mila persone, che però pesano ancora il 40% sul capitale della banca.
Il piano è pronto ma i soci devono approvare il rafforzamento patrimoniale e perché vada in porto, dovrà presentarsi almeno il 20% del capitale e dovranno esprimersi a favore almeno i 2/3 dei presenti. Il voto favorevole degli industriali Malacalza, primi azionisti con il 27,6%, è indispensabile altrimenti i conti non tornano e salta la ricapitalizzazione. ABov