“Dedicato a Raffaella Paita, Cristina Lodi, Elisa Serafini, all’avvocato Volpe, a Marco Preve, alle Iene, ai centri antiviolenza, a Non Una di Meno, a tutta Genova e a buona parte d’Italia. Caldo caldo solo per voi”.
E’ l’ultimo tweet dello scrittore e blogger genovese Davide Stasi, autore del libro Stalker sarai tu, che dopo la bufera sull’evento pubblico che si doveva tenere venerdì alle 17,30 al Castello di Genova Nervi ha inoltre annunciato che l’appuntamento si farà lo stesso, ma con una diretta Facebook alle ore 18 sulla pagina fb “Stalker sarai tu”.
Sulla pagina del social network è stato quindi pubblicato il link a una delle tante drammatiche storie giudiziarie, correttamente raccontata dai colleghi della redazione palermitana di Repubblica, che riguarda un uomo ingiustamente accusato di stalking, giudicato innocente dopo ben 7 anni.
Inoltre, sono riportati altre recentissime notizie di ingiustizie, come quella che riguarda il calciatore Neymar e per cui la denunciante del presunto stupro è poi stata a sua volta accusata di estorsione e calunnia oppure quella del papà che a soli 26 anni ha deciso di togliersi la vita perché in sostanza l’ex compagna gli impediva di vedere normalmente la figlia.
Tramite il blog “Stalker sarai tu”, Davide Stasi ha descritto il suo punto di vista sulla legge e in pratica sull’applicazione della norma, che talvolta criminalizza e può distruggere la vita a uomini innocenti, replicando poi alle varie accuse lanciate in questi ultimi giorni attraverso una campagna politico-mediatica.
Lo scrittore genovese ha quindi spiegato di avere utilizzato la stessa ironia del giornalista Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano) durante il battibecco via Twitter con Lucia Annibali (deputata del Pd): “Travaglio tratta Lucia Annibali da pari, senza concederle particolari vantaggi a causa della sua drammatica vicenda personale. E non si scusa, giustamente. Annibali è un personaggio con responsabilità pubbliche, dunque è giusto che si sottoponga alla critica altrui senza farsi scudo dei propri sentimenti o della propria vicenda. Aver vissuto un dramma non consente di fare le maestrine dalla penna rossa cercando di censurare chi dice cose che non piacciono. In modo ‘semiserio’ io e Travaglio abbiamo espresso la stessa cosa”.
E ha replicato pure a Filomena Lamberti: “Lamberti prende spunto dalle notizie che sono circolate sul mio conto per mandare un videomessaggio alle Iene, che lo rilanciano sul web (beata lei che vanta questi canali). A lei direttamente vorrei rivolgermi per dirle che no, guardando il suo volto non rido né mi viene voglia di scherzare. Non lo farei mai e non l’ho mai fatto. Tu pensi di sì, cara Filomena, perché hai letto i giornali e hai accettato la loro versione, senza andare un po’ più a fondo. Niente di male, intendiamoci, lo fanno tutti. Ed è questo che dà ai media un potere spropositato e rende noi, cittadini ordinari, così incredibilmente deboli e manipolabili”.