Il procuratore aggiunto Francesco Pinto oggi ha chiesto la condanna per cinque persone accusate di avere falsificato o reso “più semplici” i controlli sui carichi di materiale ferroso potenzialmente radioattivi che sostavano nelle apposite aree portuali del Sech e del Vte.
L’accusa è di falso e omissione dei controlli radiometrici.
Lo ha riferito oggi l’agenzia Ansa.
In particolare, il pm ha chiesto la condanna a 4 anni e sei mesi per l’ingegnere Giovanni Battista Carbone e Giancarlo D’Andria (responsabile commerciale della società Dp Servizi); 2 anni e sei mesi per Davide Feurra (collaboratore di Carbone) e Gioacchino D’Andria; 3 anni e sei mesi per il tecnico radiometrico Mauro Andrei.
L’inchiesta della procura genovese era partita dopo la segnalazione di alcuni addetti ai lavori che avevano notato una “certa velocità” nei controlli.