Una 49enne di Camogli nei giorni scorsi è stata contagiata, attraverso la puntura di una zanzara tropicale, dalla “dengue” conosciuta anche come “febbre gialla” durante un viaggio in Sri Lanka.
E’ il secondo caso nel Levante ligure, dopo che lo scorso agosto una giovane di Rapallo, proveniente dalle Filippine, era stata trovata positiva alla dengue.
Una ditta specializzata è quindi intervenuta, la notte scorsa, per stroncare i focolai di larve di zanzare tigre (che talvolta possono trasmettere il virus) nel centro di Camogli dopo che la Asl 3 aveva fatto richiesta di intervento al Comune.
Altro caso di dengue: nel Medio Levante avviata disinfestazione zanzara tigre
Francesco Olivari, sindaco della città ha subito firmato un’ordinanza, disponibile sull’albo pretorio online, di disinfestazione immediata.
L’area della disinfestazione ha riguardato via al Molo dal civico al civico 9, via Isola, piazza Colombo, via al Porto dall’1 al 23, via San Fortunato, via Piero Schiaffino dall’1 al 32, via Racca, via Garibaldi dal 75 al 206, salita Favale, salita Don Ansaldo, salita Pinetto, via XX Settembre dal 32 al 74, piazza Schiaffino, via della Repubblica, salita Priaro, piazza Mameli, corso Mazzini dal 59 all’80, via Lorenzo Bozzo dal 24 al 34 e tutte le vie di collegamento.
L’ordinanza, si legge sull’albo pretorio online, ha disposto che, nella stessa zona “i privati e gli Enti provvedano a tagliare immediatamente l’erba nelle aree verdi di pertinenza, a tenere sgombri i cortili e gli spazi esterni da sfalci e rifiuti, evitando di far stagnare l’acqua nei sottovasi, nei secchi, negli innaffiatoi, nelle vasche e nelle fontane e inviando agli Uffici competenti la certificazione di avvenuta bonifica”.
Per i trasgressori sono previste multe fino a 500 euro: “misure necessarie, attivate secondo il protocollo ministeriale previsto per casi del genere, per scongiurare eventuali contagi”.
La donna colpita dalla dengue, ricoverata al San Martino, ieri è rientrata a Camogli.
Aveva accusato dolori e nausea, con rialzo della temperatura corporea.
A svelare il contagio dalla dengue sono state le analisi del sangue.
La donna è stata dimessa dopo un paio di giorni. Ora il suo stato di salute va meglio e sta bene, ma è seguita costantemente da un equipe medica dell’Asl 3. ABov