Non si dovranno etichettare tutti i vasi per il passaporto verde che certifica lo stato di Xylella Free. Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai.
“Negli ultimi mesi – ha spiegato Mai – da parte dei produttori agricoli, ma anche da parte mia, c’è stata grande preoccupazione di dover etichettare con il passaporto verde ogni singolo vaso delle piante vendute, anche quelli da 3 centimentri. Sarebbe stata un’opzione disastrosa per tutto il settore, in particolare per realtà come la produzione di piante aromatiche. Oggi posso dire che non sarà così.
Il problema derivava dagli obblighi previsti dall’applicazione del Regolamento comunitario 2016/2031 che all’art. 88 prevede che il passaporto verde venga posizionato su ogni singola unità venduta. Così poteva sembrare che fosse obbligatorio per ogni singolo vaso. L’interpretazione che abbiamo dato, e concordato a livello nazionale, è quella di posizionare il passaporto verde per ogni lotto venduto e non su ogni vaso.
Lo scorso luglio, insieme ai dirigenti di Regione, ho incontrato tutti gli addetti ai lavori ad Albenga. A seguito di questa riunione i miei ispettori fitosanitari hanno monitorato lo stato di avanzamento nel comitato fitosanitario nazionale e ora sarà possibile etichettare, anziché ogni singolo vaso, il lotto di piante venduto. Significa che l’azienda che carica un camion dovrà prevedere un unico documento.
Grazie al nostro impegno è intervenuto anche il Governo.
La scorsa settimana a Roma è stata infatti presentata una circolare interministeriale delle Politiche agricole che esplicita meglio alcuni adempimenti previsti dal Regolamento 2031.
Il testo di questa circolare sarà disponibile a breve sul nostro sito regionale agriligurianet.it, come la modulistica per provvedere alla richiesta d’iscrizione al Registro Ufficiale, mentre siamo ancora in attesa da parte della Commissione Europea di integrazioni al Regolamento per avere indicazioni precise su temi come l’elenco definitivo delle specie passaportabili, delle specifiche sulla Tracciabilità e sul Registro per la movimentazione dei prodotti.
In Regione ci rendiamo, come sempre, disponibili a fornire le informazioni a nostra disposizione e tutto il supporto possibile ai nostri floricoltori e commercianti, anche ovviamente attraverso le nostre sedi dislocate dell’ispettorato agrario.
Credo infine che, come proposto, un Tavolo di coordinamento a livello nazionale tra Ministero e rappresentati del florovivaistico e delle associazioni di categoria agricole, possa essere assolutamente d’aiuto al fine di rendere meno difficoltosa questa transizione normativa”.
Per ottenere l’autorizzazione all’emissione del passaporto delle piante, rilasciata dal Servizio Fitosanitario della Regione Liguria, occorre essere iscritti al RUP (Registro Ufficiale Produttori), che diverrà RUOP (Registro Ufficiale Operatori Professionali) dopo il citato 14 dicembre.
Al fine di assicurare una continuità operativa vi sarà un passaggio d’ufficio degli operatori professionali attualmente iscritti, dal RUP al RUOP, che potranno continuare ad emettere il passaporto se già autorizzati, mentre coloro che ora coltivano piante che non necessitano del passaporto, ma lo saranno dopo il 14 dicembre, possono già ora presentare domanda d’iscrizione e di autorizzazione all’uso del passaporto, che avrà valore dalla citata data.