Questa mattina niente sciopero per i lavoratori genovesi dell’Ilva di Genova Cornigliano che si sono raccolti in assemblea dalle 8.30 alle 10.30.
Si è trattato di due ore di discussione tra rabbia e tensione con i lavoratori che si preparano alla mobilitazione.
Una cosa è certa ed è stata decisa: i lavoratori scenderanno in piazza per protestare durante contro il Governo e ArcelorMittal. Ancora da decidere le modalità.
Bruno Manganaro Segretario Generale Fiom Cgil Genova al termine dell’assemblea ha detto: “Nessuno sarà lasciato indietro”.
Ai cancelli dell’Azienda di Cornigliano si sono presentati i lavoratori diretti di Mittal e i cassintegrati in Ilva AS, oltre ai segretari delle categorie Cgil rappresentanti degli altri lavoratori interessati, edili e trasporti.
All’assemblea hanno partecipato anche diversi dirigenti che hanno ascoltato gli interventi dei rappresentanti sindacali in merito alla grave e delicata situazione di questi giorni. Sono stati affrontati diversi temi tra cui la procedura dell’articolo 47 per cessione di ramo d’azienda e le possibili conseguenze per dipendenti diretti e indiretti di questa decisione aziendale.
Fim Fiom Uilm hanno ribadito di essere a favore della reintroduzione delle tutele legali e hanno sostenuto con determinazione la necessità e l’obbligo per l’azienda di rispettare quanto sottoscritto con l’accordo del 6 settembre scorso a tutela di tutta l’occupazione.
Unitariamente, Fim Fiom Uilm, in attesa degli sviluppi della trattativa tra Governo e Azienda hanno proclamato lo stato di agitazione del personale e hanno ribadito la volontà di difendere i posti di lavoro e il reddito delle maestranze anche con manifestazioni e scioperi.