Ieri, il Commissariato Centro ha realizzato un articolato servizio straordinario di controllo con l’ausilio di personale della Questura, di 4 equipaggi automontati del Reparto Prevenzione Crimine-Liguria, di 3 squadre del Reparto Mobile di Genova ed unità cinofile.
Quest’attività si aggiunge agli ordinari e quotidiani servizi di controllo del territorio con i servizi che sono mirati alla lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti e ai reati di criminalità diffusa, concentrandosi soprattutto nei crocevia che registrano assembramenti di persone dedite a traffici illeciti e nel monitoraggio continuo di quei locali ed esercizi commerciali che costituiscono occasione di raduno di soggetti pericolosi per la pubblica sicurezza.
Ieri sono state monitorate le zona della Maddalena, vico Mele, via San Luca, Macelli di Soziglia, Sottoripa e Turati.
Proprio l’attività di controllo dei documenti e di identificazione delle persone costituisce occasione di prevenzione e di deterrenza, consentendo di individuare provvedimenti a carico di soggetti responsabili di gravi reati, come nel caso della “cattura” di un 39enne marocchino, ma nato in Spagna, gravemente indiziato del delitto di ‘strage’ compiuto a Torino lo scorso 21 ottobre, per aver appiccato un incendio di considerevole natura distruttiva all’Ala Granai del Complesso della Cavallerizza Reale in cui alloggiano numerose persone, inserito quale ‘residenza sabauda’ nella lista del patrimonio dell’Umanità.
I poliziotti del Commissariato Centro di Torino sono risaliti all’identità del piromane grazie alle immagini di alcune telecamere in cui si nota l’uomo, un senza tetto che pernottava nella struttura, dirigersi verso la porta della Cavallerizza, versare il liquido di una bottiglia in vetro per poi tentare di appiccare il fuoco con un accendino, senza riuscirci. Dopo un paio di ore, si dirige nella zona dei Granai e accende di tanto in tanto delle fiamme, per poi allontanarsi precipitosamente da una porta dei Granai, la stessa dalla quale partiranno le fiamme del rogo.
Il soggetto, resosi irreperibile, è stato rintracciato ieri dalla Squadra Investigativa del Commissariato Centro all’interno di un portone di via Scurreria in compagnia di due italiani con i quali stava litigando.
L’uomo, sprovvisto di documento, è stato sottoposto a fotosegnalamento da cui è emerso il rintraccio emesso lo scorso 28 ottobre dal Tribunale di Torino
Dopo gli accertamenti l’uomo, in esecuzione del Fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura di Torino, è stato associato alla casa Circondariale di Marassi.