In attesa dell’inaugurazione ufficiale del Salone Orientamenti, martedì 12 ore 9 al Porto Antico), si apre lunedì 11 al Palazzo della Borsa (Sala delle Grida) l’International Career Day. Appuntamento alle ore 10 per il “via ufficiale” alla presenza dell’Assessore regionale alla formazione, Ilaria Cavo.
Il Career Day quest’anno si amplia con numeri da record. Da lunedì a giovedì le porte di Palazzo della borsa saranno aperte dalle ore 9 alle 17.30 con la partecipazione di 108 Aziende che offrono 3.712 posizioni lavorative. Numeri che continuano a crescere con alcuni “recruiter” che stanno ancora pubblicando gli annunci di lavoro sul portale di Regione Liguria.
Ecco una prima “fotografia” dell’offerta sulla base di settori lavorativi e figure professionali. Ci sono annunci per 88 ingegneri, 240 tecnici, 64 impiegati nell’amministrazione, 182 impiegati commerciali, 14 progettisti/designer, 70 operai, 25 operatori nel campo sanitario, 17 figure nelle professioni sociali, 97 nelle professioni alberghiere e 2650 offerte nelle professioni del turismo divise in 1000 animatori, 1000 assistenti di volo, 600 tour operator e 50 assistenti bagnanti.
Il Salone Orientamenti, organizzato da Regione Liguria e dal comitato promotore composto da Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, Università degli Studi di Genova, Ufficio Scolastico Regionale e Camera di Commercio in strettissima collaborazione con il MIUR ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è dedicato al tema del “Saper fare” e avrà quest’anno anche una particolare attenzione ai temi ambientali. E il primo “evento” lunedì pomeriggio (Sala Trasparenza di Regione Liguria, ore 14) sarà dedicato a “I mestieri e le professioni ecosostenibili” con la partecipazione degli Assessori regionali Ilaria Cavo (Istruzione, Università e Formazione) e Andrea Benveduti (Sviluppo economico) e dell’Amministratore delegato di Iren, Massimiliano Bianco.
Il cambio di rotta nei nostri consumi e nelle nostre abitudini – di istituzioni e di singoli cittadini – è ormai un imperativo al quale non dovremmo sottrarci. Un cambio di rotta che necessita di una decisa ridefinizione delle dinamiche produttive su larga scala. Ed ecco che entra in gioco il mondo economico e del lavoro con la cosiddetta Green economy e le sue innumerevoli possibilità. Un recente rapporto stilato dal Censis e da Confcooperative indica che il processo di riconversione economico-produttiva nel mondo del lavoro sarebbe già iniziato (almeno nel nostro Paese), e promette inoltre di procedere a velocità sempre più sostenuta. La Green economy o Economia verde (ossia quel ramo del mondo economico-produttivo che ragiona in termini di sostenibilità ambientale, di economia circolare, gestione accorta delle risorse e riduzione degli sprechi), rappresentando già oggi il 2,4% del nostro Pil si pone infatti come uno dei maggiori bacini occupazionali per il prossimo futuro. La sua età relativamente giovane ne garantisce infatti una posizione di leadership nel futuro mondo del lavoro.
Da qui a 5 anni l’Economia verde produrrà 100.000 posti di lavoro ogni 12 mesi, quasi il 20% della totalità dei fabbisogni professionali presi nella loro interezza.