Gianni Plinio, ex presidente del Consiglio Regionale, in seguito della richiesta del presidente ANPI Massimo Bisca di intitolare la sala del Consiglio Regionale della Liguria a Sandro Pertini ha invitato il presidente della Regione Giovanni Toti a rifiutare.
“Non è una figura unificante”, esordisce Plinio. Poi prosegue: “Nel 1953 quale capogruppo socialista celebrò in Parlamento Stalin in occasione della morte del sanguinario dittatore sovietico.
Da Presidente della Repubblica appena eletto concesse la grazia e la pensione all’ex partigiano comunista Mario Toffanin che era stato condannato all’ergastolo per la strage di Porzus in cui furono trucidati 17 partigiani bianchi.
Nel 1980 partecipò commosso al funerale del presidente jugoslavo Tito, primo responsabile delle foibe, giungendo al punto di baciare quella bandiera che destava terribili ricordi negli esuli giuliano-dalmati”.
“A tutti è noto – conclude Plinio – come Pertini sia stato uno spietato capo partigiano durante la guerra civile e come il suo nome ricorra in molte vicende oscure di quei tempi. Ci sono ben altre figure, con profili assai più adeguati, cui dedicare l’aula di tutti i liguri”.