Il gip del Tribunale di Genova ieri ha assolto il conducente del bus 63 che, a causa di una manovra ritenuta scorretta di una automobilista, provocò la morte di una passeggera del mezzo pubblico.
La conducente dell’auto ha quindi patteggiato la condanna a 10 mesi e 20 giorni e la sospensione della patente per due anni e otto mesi.
Il giudice ha rilevato che il conducente del bus Amt aveva tenuto una condotta di guida corretta.
Il pm, invece, ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi.
I fatti risalgono a un anno fa.
La passeggera, Carmela Ruscillo, 84 anni, era salita sul bus 63 alla fermata di piazza Pontedecimo.
Poco dopo, all’altezza di via Anfossi, a causa della brusca frenata del bus per evitare l’auto, era caduta sbattendo la testa ed era morta tre giorni dopo all’ospedale dove era stata ricoverata.
Secondo quanto ricostruito dall’indagine, l’auto non aveva dato la precedenza e il conducente del bus, per evitarla, aveva frenato bruscamente facendo cadere la pensionata.