A Palazzo della Meridiana a Genova
Chiuderà i battenti il 6 gennaio 2020 la mostra: “Amore, passione e sentimento da Hayez a Cremona e Previati” inaugurata il 13 settembre 2019 a Palazzo della Meridiana di Genova, organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana in collaborazione con Vidi e curata da Simona Bartolena.
Cinque sale espositive e sessanta opere tra dipinti, disegni ed acquerelli provenienti da musei e collezioni private che illustrano il tema dell’amore, fra 1800 e 1900, in tutte le sue forme: passionale e trasgressivo, materno e fraterno, idilliaco e metaforico.
Protagonista il Romanticismo con le sue passioni, le sue paure, i suoi vizi e le sue virtù; il tutto raccontato attraverso l’iconografia dell’amore, tema apparentemente frivolo ma che offre uno sguardo privilegiato sugli aspetti della cultura, della società e della storia italiana dell’Ottocento. Il soggetto amoroso assume un ruolo fondamentale nel XIX secolo; diventa “modus vivendi” per i Romantici, “amore per l’amore”, vera e propria follia, desiderio e passione che conducono alla rovina.
Allo stesso tempo diventa fuga, “volo”, slancio e in quanto tale atto creativo per eccellenza.
Filo conduttore di tutta l’esposizione la triplice chiave di lettura, come dichiara la curatrice Simona Bartolena: storico-artistica, culturale e sociale. Interessanti gli approfondimenti su artisti e movimenti, che aiutano a cogliere le mutazioni del pensiero e del gusto della borghesia dell’epoca.
A ciascuna opera è stata attribuita una parola chiave che rappresenta l’amore in tutte le sue forme: il tradimento, la passione, la malinconia, la complicità, il gioco, la tentazione, la dolcezza, il corteggiamento, l’affetto, la sensualità, la seduzione, l’intimità.
La mostra dedica ampio spazio alla Scapigliatura, movimento culturale ribelle ed anticonformista della seconda metà dell’Ottocento che abbraccia tutte le forme espressive rompendone gli schemi in nome di una società definita in crisi; una distruzione che è prima sociale e poi artistica. In netto contrasto il Neosettecentismo con le sue scenette settecentesche maliziosamente sensuali di alta qualità, finezza ed eleganza.
E ancora il Neorococò, la pittura di genere e il Simbolismo; ciascun movimento artistico ben rappresentato.
Nella prima sala della mostra è il primo Ottocento a trionfare. Il protagonista è lui: Francesco Hayez.
“Il bacio” presenta una giovane coppia di innamorati travolti dalla passione del momento. Lei tiene il braccio dell’amato e si abbandona a lui, che fiero e imponente le sfiora le labbra. La potenza dell’opera sta tutta nella sua sensualità.
Protagonisti della seconda sala Giovanni Carnovali detto il Piccio e Federico Faruffini. Il primo personalità visionaria e sorprendente; il secondo più tormentato e passionale. “Raffaello e la Fornarina” di Federico Faruffini presenta un ritorno al “classico”. Il rigore di forme e colori e una luce manierista rendono omaggio al Maestro del Rinascimento. “Amanti veneziani” presenta una iconografia nota ambientata a Venezia: Romeo e Giulietta. E’ un’immagine sobria ed elegante dove non c’é spazio per la passione e l’erotismo; è un’amore puro, candido. Di tutt’altra interpretazione “Baccanale” dove l’artista trasforma la purezza dell’amore in passione e desiderio.
La scena presenta un uomo borghese che abbraccia e bacia una donna nuda; sullo sfondo uomini attorno ad un tavolo che amoreggiano con un’altra figura femminile.
E’ un’immagine di intensa carica erotica e di potente sensualità. I toni del colore sono caldi ad accentuare l’atmosfera quasi surreale.
Lo sguardo incredulo dello spettatore è rapito da quella scena satura di desiderio. “Baccante addormentata” di Giovanni Carnovali detto il Piccio presenta una figura femminile prepotentemente sensuale esaltata da una luce calda e intensa.
Il corpo diventa protagonista dello spazio; lo sguardo è abbandonato all’indietro, come in estasi. Ci sembra una dolce vittima del suo erotismo.
Nella terza sala trionfa uno dei protagonisti della Scapigliatura: Tranquillo Cremona.
Suoi i due splendidi acquerelli “Galeotto fu il libro” e “Idillio”. Li accomuna l’equilibrio e l’armonia del colore, mentre i contorni delle forme spariscono. La realtà si frammenta in questi istanti di intimità e complicità che l’artista ci regala. “Un falconiere” ci presenta un’immagine di rara dolcezza.
L’innamorata si affida al suo amato completamente; il suo sguardo è languido e di una tenerezza infinita.
Il falconiere appoggia delicatamente la sua guancia sul viso dell’amata; netto il contrasto con la fierezza con cui tiene in mano il rapace succube del suo controllo. I dettagli cromatici si impreziosiscono e la luce argentea ne mette in risalto l’eleganza.
“Bacio” di Gaetano Previati è una delle opere più intense della mostra dove il simbolismo aleggia nell’aria. E’ una tempera su cartone che segna il trionfo della sensualità.
Due labbra che si sfiorano e che raccontano un desiderio sublime; un attimo, un istante di passione. “Gli amanti” di Giovanni Segantini è un carboncino su tela di grandi dimensioni.
I due innamorati appaiono semplici nelle forme e sobri nell’espressività dei volti. E’ l’amore interpretato come purezza ed eleganza.
La quarta sala presenta alcune opere del Neorococò dove il Settecento rivive nella sua frivolezza.
Nell’opera di Cesare Saccaggi “Confidenze sulla barca” ci si allontana dal neoclassicismo puro per affacciarsi ad u nuovo modo di interpretare la realtà.
La pennellata si fa veloce e i toni diventano caldi come la tranquilla giornata di sole che si godono le due protagoniste sulla barca.
La luce intensa avvolge le figure immerse nella natura e contagia lo spettatore che non smetterebbe mai di osservarle. Oreste Cortazzo in “Promenade aux Tuileries sous le Directoire” raffigura una dama elegante che passeggia con il suo cagnolino.
E’ una scenetta di genere volutamente maliziosa, quasi ironica. La figura femminile è colpita da una luce potente che ne mette in risalto femminilità e sensualità; si offre allo sguardo dei due uomini sullo sfondo compiaciuta, sicura del suo fascino.
L’ultima sala è dedicata all’amore materno e fraterno; Giovanni Sottocornola è uno degli artisti che segue questo filone insieme a Giuseppe Mentessi.
Il primo presenta l’opera “Raccoglimento” attimo di intimità famigliare tra una madre e le sue due bambine. In un tenero gioco di gesti e di sguardi l’amore giunge alla sua più innocente ed ingenua espressione.
L’atmosfera quasi primaverile appare come sospesa tra sogno e realtà.
Giunti alla fine della quinta ed ultima sala torniamo indietro, appaghiamo per l’ultima volta i nostri sensi soffermandoci sulle parole di Gabriele D’Annunzio: “Quando parliamo insieme, talvolta io sento che la sua voce è come l’eco dell’anima mia”. Ed è proprio qui che riflettiamo su come l’Ottocento non ci sia mai sembrato così vicino a noi, alla nostra sensibilità e alla nostra attualità. Sabrina Malatesta
Orari: dal Martedì al Venerdì dalle h.12,00 alle h.19,00, Sabato e Domenica dalle h.11,00 alle h. 19,00, Lunedì chiuso.
Biglietti: Intero euro 10,00, Ridotto euro 8,00 (over 65, ragazzi 12-18, convenzioni speciali), euro 4,00 per Scuole e Bambini (6-12 anni).
Per info e visite guidate: mostre@palazzodellameridiana.it – www.palazzodellameridiana.it Tel. 0102541996.
La foto gallery della mostra