“Pubbliche assistenze in Liguria. E’ bene ricordare, innanzitutto, come si è arrivati alla presentazione da parte di Alisa di un bando regionale per i servizi di trasporto sanitario non in urgenza”.
Lo ha sottolineato oggi il consigliere regionale Alessandro Puggioni (Lega).
“L’antefatto – ha spiegato Puggioni – è una sentenza del Consiglio di Stato su un bando di gara per il servizio all’ospedale Sant’Andrea della Spezia.
In primo grado, il Tar aveva dato ragione ad Anpas che aveva chiesto il blocco della procedura, ma in appello, nel febbraio 2018, il Consiglio di Stato aveva definito legittima la gara dell’Asl 5 in virtù di una normativa europea che invitava le Regioni a regolarizzare il servizio.
Regione Liguria ha quindi doverosamente seguito le indicazioni del Consiglio di Stato e ha indetto una gara ‘a evidenza europea’ come da istruzioni previste dalla normativa UE.
In tal senso, l’assessore alla Sanità Sonia Viale, che ringrazio per il proficuo lavoro, ha più volte rassicurato le associazioni del territorio ligure specificando che ‘Non è vero che le pubbliche assistenze non possano partecipare al bando.
Sul sito di Regione Liguria, nella sezione faq, è infatti scritto chiaramente che possono partecipare anche coloro che non sono titolari di partita Iva.
Inoltre, la legge, scritta dopo un tavolo a cui hanno preso parte anche le categorie, prevede che i trasporti interni debbano essere messi a gara, ma che ci siano altri tipi di trasporto che possono essere affidati direttamente: le urgenze e i servizi qualificati, ovvero i servizi in cui possono esserci profili di emergenza, e questi profili di emergenza verranno stabiliti da un medico’.
Chi attacca Regione Liguria, senza avere validi argomenti e a pochi mesi dalla campagna elettorale, come al solito vuole fare demagogia e creare confusione.
In altre parole, noi abbiamo sempre difeso e difenderemo le pubbliche assistenze, ma nell’assoluto rispetto delle leggi e delle normative vigenti.
Invece gli altri spesso fanno solo allarmismo, creando sterili polemiche che non vanno senz’altro a vantaggio dei liguri.
Bene hanno quindi fatto Alisa e l’assessore Viale, i quali, a differenza delle precedenti gestioni targate centrosinistra, hanno trovato una soluzione a un problema che non nasce da Regione Liguria, ma da normative europee, ottenendo così un buon risultato per tutelare le nostre pubbliche assistenze, tassello fondamentale della sanità sul territorio.
Ribadisco che il percorso intrapreso da Regione Liguria è l’unico che tutela il volontariato rispettando le leggi e le normative vigenti”.