In merito alla vertenza Bombardier, è stato firmato oggi al Ministero del Lavoro l’accordo per 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per area di crisi industriale complessa.
“La firma dell’ammortizzatore sociale – precisa la CGIL – si è resa necessaria per garantire la continuità del sito produttivo e particolarmente della funzione produzione e delle attività ad essa collegata”.
Saranno 195 i lavoratori impiegati in questi settori a subire in maniera pesante il ricorso alla cassa.
“Si tratta di una situazione figlia del pesantissimo scarico di lavoro che da tempo denunciamo e che non può essere risolta con carichi di lavoro ‘tampone’ (come le 10 locomotive DC3 che sono state trasferite dal sito tedesco di Kassel e che andranno in produzione da aprile) ma che necessita di una soluzione strutturale. Perciò la costruzione di una partnership forte con un altro Gruppo del settore produzione materiale rotabile rappresenta per noi l’obiettivo a cui bisogna lavorare. Abbiamo inoltre fatto presente alla rappresentante del MISE presente all’incontro la grande difficoltà nella quale RSU, Organizzazioni Sindacali e lavoratori si trovano a fronte della mancanza di informazioni rispetto alla produzione degli Zefiro 1000 destinati all’alta velocità (14 per il mercato italiano e 23 per quello spagnolo), attività che deve essere realizzata insieme ad Hitachi e dalla fondamentale importanza perché rappresenta ad oggi, insieme alla produzione delle locomotive merci, il core business dello stabilimento.
Inoltre più in generale stiamo soffrendo la mancanza di certezze in merito alle trattative per la costruzione di una partnership forte che rappresenta per noi la più seria alternativa al rischio di chiusura della funzione produzione. Non possiamo continuare a leggere sugli organi di informazione le più disparate notizie (da ultimo la possibilità che Bombardier realizzi un accordo con Alstom, ipotesi che viene dopo la ventilata possibilità di un’intesa con Siemens) senza avere la certezza che le Istituzioni stanno giocando un ruolo attivo in questa vertenza. Per questo nelle assemblee della prossima settimana confermeremo ai lavoratori la volontà di organizzare azioni di mobilitazione se non dovessero arrivare in tempi celeri quei segnali e quelle risposte che attendiamo da troppo tempo”, precisano i sindacati.