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Comune Genova: 9,5 milioni recuperati da evasione su imposte

Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova

Il Comune di Genova nel corso del 2019 ha recuperato 9,5 milioni dall’evasione delle imposte su rifiuti e immobili.

E’ questo il dato che è emerso dalla relazione esposta al Consiglio comunale e ai presidenti dei nove municipi nel bilancio previsionale dell’ente per il periodo 2020-2022.

La presentazione del documento proseguirà nelle commissioni consiliari per poi approdare nuovamente all’aula per il voto finale.

L’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi ha spiegato che nel corso nel 2019 sono stati inviati 54982 solleciti per la Tari dello stesso anno.

Agli incassi va aggiunto quello derivante dall’evasione erariale, attività in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, ovvero 760 mila euro.

Quest’entrata deriva, ad esempio, dal recupero di redditi di locazione o di altre rendite non dichiarate.

Il bilancio di previsione 2020-2022 presentato durante il consiglio comunale di oggi ha un volume di 825 milioni di euro. Mantenuti invariati i finanziamenti al trasporto pubblico locale (28 milioni).

Per le manutenzioni diffuse sono stanziati 11 mln e per quelle in capo alla partecipata Aster 30 mln.

18 milioni Sono stati stanziati per i lavori negli istituti scolastici, mentre 216 milioni saranno destinati al personale ed è prevista l’assunzione di 380 persone.

La Tari, ha spiegato Piciocchi, “non aumenterà neppure nel 2020”.