Si è conclusa martedì 11 febbraio 2020 la 40^ edizione della BIT (Borsa Internazionale del Turismo) – Milano 2020.
Tre giorni di approfondimenti e dibattiti, una vasta area espositiva che ha accolto le regioni italiane e i Paesi stranieri che rappresentano le mete di viaggio più ambite e ricercate dall’attuale mercato turistico.
Domenica 9 febbraio la Fiera ha inaugurato l’edizione 2020 con ingresso aperto al pubblico, mentre lunedì 10 e martedì 11 le giornate riservate agli operatori di settore: operatori turistici, stampa, travel blogger e addetti ai lavori.
Quattro le aree tematiche che hanno caratterizzato questa edizione della BIT: formazione, tecnologia, hot topics e turismo enogastronomico. Si è parlato di: innovazione tecnologica e Intelligenza Artificiale, rispetto ambientale, turismo esperienziale, turismo e mondo social, storytelling che genera emozioni nel turista del terzo millennio. Non poteva mancare il mondo delle start up dove neppure il mondo pet viene escluso. E ancora uno sguardo a: formazione, customer service, green e blue economy; non manca nulla ai giovani imprenditori del futuro attenti ad esplorare il turismo 4.0 tra innovazione e tradizione.
Tre giornate all’insegna del B2B che, nel settore turistico, vuole essere rapporto umano, contatto, relazione, rete. Il turismo in Italia legato al Digital Marketing. Inuovi trend del turismo family, welness, wedding.
Eco sostenibilità: costo o opportunità? Corporate social responsability. L’Arte come leva turistica soprattutto in Italia. Turismo di nicchia o turismo per tutti, o forse entrambi? Hotel di successo e racconti di viaggio. Il fenomeno del silver tourism. Come viaggiano i Millenials? Food and beverage.
L’enogastronomia: il vino e l’olio, protagonisti di una valorizzazione del territorio capace di creare un’esperienza autentica e immersiva, indimenticabile ed unica. Guest experience e Brand Reputation. Il settore agroalimentare in Italia: opportunità e sviluppo.
Tra i Convegni più interessanti il Food Tourism Day tenutosi il 10 febbraio e moderato da Roberta Garibaldi, docente universitaria ed esperta di turismo enogastronomico. Oltre alla presentazione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2020, dal quale scaturisce che il 53% dei viaggiatori nel mondo si dichiara “turista enogastronomico”, interessante la serie di interventi che ha visto protagonisti i seguenti temi: mercati enogastronomici, enoturismo, olio e turismo, nuove professioni turistiche,eventi food.
A spasso alla scoperta delle nostre Regioni ci hanno colpito per accoglienza e per la voglia di essere protagonisti alcuni stands che vogliamo raccontarvi.
Lo stand della Sicilia, imponente e protagonista anche quest’anno alla Bit. Mega schermo che proiettava il potenziale turista in un mondo fatto di luci e colori che più mediterranei di così non si riesce a immaginare. Musiche e profumi di erbe aromatiche facevano dimenticare di essere nella metropoli milanese; piante di limoni e aranci, e perfino i bellissimi pupi in mostra conducevano il viaggiatore virtuale in un mondo lontano fatto di sole e mare e tanta tradizione culturale.
Un convegno dopo l’altro per attrarre gli sguardi interessati dei visitatori; una voglia di urlare al mondo intero: la Sicilia è qui, tutta per voi. Da San Vito Lo Capo a Lampedusa una natura incontaminata regna sovrana; paradisi naturali nel cuore del Mediterraneo. Il mare cristallino di Castellammare del Golfo, i Faraglioni e il Castello di Scopello. Agrigento e la vivacità culturale della sua valle, il Parco archeologico e i luoghi di Pirandello, il Mandorlo in fiore e le sua tradizioni millenarie.
The Best Western Sicily dove le isole Egadi, in particolare Favignana, si sono raccontate con immagini dal forte potere evocativo narrate da ospiti quali il sindaco e altri protagonisti di questa terra meravigliosa che si è voluta offrire al pubblico in tutta la sua bellezza. Si è posto l’accento sul fare rete da parte della Sicilia tutta per offrire un pacchetto turistico davvero completo e ricco di proposte interessanti fatte di cultura, mare, arte culinaria e tradizione.
Lo stand della Campania tutto proiettato su Capri, Ischia e Pompei. Mete ricche di festival, shows, fiere ed eventi di respiro internazionale. Musica, arte, teatro in una cornice davvero unica. Un’offerta turistica completa e variegata, sempre attenta al buon cibo e all’ospitalità.
Lo stand della Puglia con molti operatori, materiale didattico di ogni tipo a soddisfare le esigenze più variegate di un turista attento e consapevole. Gentilezza e disponibilità ci hanno accolto sempre con il sorriso di una terra calorosa ricca e solare.
Curiosa e allettante l’area espositiva culinaria che ha visto protagonisti diversi momenti di show coking, il più interessante dei quali la creazione delle tipiche orecchiette affidate a volontari temerari desiderosi di cimentarsi nella loro personale “esperience”.
La Toscana che ha puntato molto sull’offerta enogastronomica. Eccellenti le degustazioni della Garfagnana accompagnate dallo spirito dell’accoglienza che è sicuramente un punto di forza di questa terra, così ricca di storia, arte e cultura ma anche mare e coste bellissime che sanno offrire ai loro ospiti ogni comforts.
L’Emilia Romagna dove l’Arte medievale di Modena e quella bizantina di Ravenna si sono presentate in tutto il loro splendore.
Ravenna scrigno d’arte, storia e cultura di rara bellezza; antica capitale dell’Impero Romano di Occidente e dell’Impero Bizantino. Meta di poeti e artisti da tutto il mondo: Byron, Klimt, Gabriele D’Annunzio e perfino Dante che qui terminò la sua Divina Commedia.
Non di minore impatto l’aspetto culinario e la solarità degli addetti ai lavori.
Raffaello, Urbino e le Marche. Viaggio nella bellezza. Le Marche si sono date lustro con l’evento del 2020: la mostra su Raffaello e Baldassarre Castiglione curata da Vittorio Sgarbi che verrà inaugurata ad aprile ad Urbino, città rinascimentale ricca ma pur sempre in secondo piano rispetto a Firenze e a Roma. Il 2020 sarà l’occasione ghiotta per legare indissolubilmente Raffaello alla sua città in occasione del V centenario dalla morte dell’artista nel 1520.
La Regione Marche diventa protagonista attraverso Raffaello e Urbino questa volta vuole porsi in primo piano nel panorama artistico italiano attraverso una serie di eventi che dureranno da aprile a novembre. Urbino definita da Gabriele D’Annunzio: città del silenzio e da Vittorio sgarbi: città piena di voci, città dell’anima dove il sogno è realtà e l’ideale è reale. Arte e cultura dunque, ma anche gusto e tradizione. Il 2020 sarà l’anno di Raffaello e Urbino si prepara a celebrarne la grandezza.
Infine al piano superiore della Fiera i paesi stranieri, fra cui spiccano con i loro stands da sogno: Mauritius, Maldive, Thailandia, Sri Lanka, Egitto, India, Messico, Brasile, Grecia. Un immaginario giro intorno al mondo per immergersi con la fantasia in mondi lontani, fatti di immagini, colori e musiche. Innumerevoli le proposte di viaggio, il materiale illustrativo, i miti e le leggende che questi luoghi evocano nell’immaginario di ciascuno di noi. Sabrina Malatesta