Lo aveva annunciato tramite Twitter e così alle 21.50 il premier Giuseppe Conte si è collegato in diretta per confermare l’intenzione di avviare la chiusura di tutte le attività commerciali ossia non essenziali per due settimane (fino al 3 aprile).
Quindi non solo quelle di ristorazione, quali bar e ristoranti, ma anche negozi e parrucchieri, estetiste e mense.
Vengono mantenute aperte le attività di prima necessità, quali alimentari, farmacie e parafarmacie.
Aperti anche i tabaccai e le edicole, gli autogrill, le attività di artigiani (idraulici, benzinai, meccanici, elettricisti, ecc.) e le fabbriche “ma con protocolli di sicurezza per i propri lavoratori al fine di evitare contagi e con chiusura reparti aziendali non indispensabili.”
Saranno “garantite le attività agricole, zootecniche e di trasformazione agroalimentare”.
Garantite e aperte le attività di servizi bancari, postali e finanziari.
Nel contempo, l’intenzione è quella di incentivare lavoro agile e ferie. Se rimangono chiusi bar e ristoranti, c’è il via libera alle consegne a domicilio.
“Domani ci guarderanno come il paese che è riuscito a sconfiggere la pandemia. Governare significa avere una visione a 360°. Nelle scelte effettuate di cui ho parlato con i ministri, ho fatto un patto con la mia coscienza e per primo ci sarà la salute degli italiani” ha esordito Conte.
“Ora è il momento di compiere un passo in più. L’Italia ne ha bisogno”, ha poi aggiunto, prima di annunciare la chiusura di tutte le attività commerciali, tranne quelle necessarie.
“E più saremo rigorosi e rigidi nel seguire queste scelte, prima usciremo da questa situazione” precisando come la cosa “Non si risolverà in due giorni, occorreranno almeno un paio di settimane” e non saranno “scontate altre misure con più contagi”.
Il presidente del Consiglio ha poi parlato dell’istituzione di un Commissario straordinario con ampi poteri per gestire l’emergenza nella persona di Domenico Arcuri (Invitalia), confermando come i trasporti non verranno modificati e ringraziando tutti quelli che si sono adoperati dall’inizio della crisi, ad oggi, quali uomini della protezione civile, forze dell’ordine, medici ed infermieri.
Per questo verranno stanziate misure straordinarie a favore delle attività economiche.
“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza” aveva anticipato il premier Conte al termine del Consiglio dei ministri parlando di misure straordinarie. L.B.