Tra i componenti elettronici più utilizzati e apprezzati dai professionisti, in particolar modo negli ultimi anni, vi sono i relè a stato solido. Comunemente abbreviati con l’acronimo RSS (o SSR, Solid State Relay), sono dei componenti elettronici di ultima generazione di grande importanza, capaci di facilitare diversi compiti, ottimizzando l’efficienza di numerose operazioni. Infatti, i relè a stato solido sono dei dispositivi capaci di interrompere un circuito elettrico, operando direttamente su questo e su tutte le sue componenti, evitando quindi l’ausilio di parti meccaniche.
I relè a stato solido sono inoltre in grado di eludere diverse problematiche che si presentavano con i modelli di relè usati comunemente anni fa, come ad esempio i relè con elettromeccanismi, solitamente abbreviati con l’acronimo EMR (utilizzando ancora una volta l’inglese Electromechanical Relay).
Negli ultimi anni, infatti, i relè a stato solido sono stati sempre più impiegati, diventando molto presenti nei circuiti elettronici nel settore delle telecomunicazioni, nel settore industriale o della sicurezza, sostituendo di fatto i modelli più vecchi, riuscendo ad ottimizzare parecchi processi e garantendo performance di livello superiore.
I vantaggi nell’utilizzo dei relè a stato solido
I relè a stato solido, ormai ampiamente diffusi, sono capaci di offrire numerosi vantaggi in più rispetto ai più antiquati relè con elettromeccanismi, la maggior parte riconducibili alla loro caratteristica principale, ovvero quella di essere completamente privi di parti meccaniche in movimento. Di conseguenza, questo tipo di relè, costituito da tecnologie innovative, garantisce una maggiore compattezza nelle dimensione, rendendo più facile effettuare integrazioni di qualunque tipo.
Uno dei punti di forza di componenti elettronici come i relè a stato solido, riguarda l’assenza di parti meccaniche in movimento: ciò comporta una netta diminuzione degli urti e delle vibrazioni, garantendo a questi dispositivi una durata più lunga rispetto alle altre tipologie di relè limitando, così, gli interventi di manutenzione.
Inoltre le loro funzioni non vengono compromesse dalla presenza di campi magnetici, permettendo quindi di lavorare anche in condizioni che magari in precedenza si sarebbero rivelate poco favorevoli. Alla completa assenza di parti meccaniche in movimento segue la completa assenza di rumore, che si rivela essere molto fastidioso quando si utilizzano i relè con elettromeccanismi.
Fatte queste considerazioni, è lecito affermare che l’utilizzo dei relè a stato solido sia una scelta di gran lunga migliore rispetto all’utilizzo dei relè con elettromeccanismi, essendo i primi decisamente più affidabili ed efficienti.
Gli utilizzi più comuni dei relè a stato solido
I relè a stato solido sono progettati per essere utilizzati in numerosi ambiti e situazioni, resistendo anche a condizioni difficili.
I relè a stato solido possono essere utilizzati sia con la corrente alternata, sia con la corrente continua: la compatibilità è generalmente specificata dal venditore al momento dell’acquisto.
Il settore che fa più ampio uso dei relè a stato solido è quello dell’automazione, il quale apprezza questa tipologia di componente elettronico in particolare per la sua funzione plug and play.
La diffusione dei relè a stato solido è stata anche aiutata dalle loro capacità di resistere a contesti impegnativi, anche in presenza di forti vibrazioni, sovratensioni, cortocircuiti o inversioni dei poli del circuito. Per questo motivo, tali dispositivi sono oggi comunemente usati in moltissimi settori come quello industriale, della robotica, nelle telecomunicazioni o nell’elettronica.
I relè a stato solido sono oggi di facile reperibilità anche online, grazie al lavoro di e-commerce specializzati in questo settore come RS Components.