“Siamo ancora in fase uno, non c’è dubbio. Segnali positivi ci sono, ma il numero dei morti è ancora elevato perché è da attribuire a contagi precedenti. I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi. Tuttavia, a maggio non saremo senz’altro a zero”.
Lo ha dichiarato Giovanni Rezza, uno dei responsabili dell’Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico, nella sede della Protezione civile a Roma.
Ecco i dati sull’emergenza coronavirus forniti intorno alle 18 di oggi dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
Sono 20.465 i morti con coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 566. Domenica l’incremento era stato di 431.
Sono 103.616 i positivi accertati finora e malati di coronavirus, con un aumento di 1.363 rispetto a ieri. Domenica l’incremento era stato di 1.984.
Sono 35.435 i positivi accertati finora e guariti dopo avere contratto il coronavirus, con un aumento di 1.224 rispetto a ieri. Domenica l’incremento dei guariti era stato di 1.677.
Pertanto, il numero dei contagiati totali dal coronavirus (compresi morti, malati e guariti) è di 159.516, con un incremento rispetto a ieri di 3.153.
Ore 18, in Italia 431 morti: incremento in calo (19.899). Positivi 1984: stabile (156.363)
Inoltre, calano ancora, per il decimo giorno consecutivo, i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.260 i pazienti nei reparti, 83 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.143 sono in Lombardia, 33 in meno rispetto a ieri. Dei 103.616 malati complessivi, 28.023 sono ricoverati con sintomi, 176 in più rispetto a ieri, e 72.333 sono quelli in isolamento domiciliare.
Dai dati diffusi oggi dalla Protezione civile è anche emerso che sono 31.935 i malati in Lombardia (670 in più rispetto a ieri), 13.818 in Emilia-Romagna (+146), 12.765 in Piemonte (+260), 10.766 in Veneto (+37), 6.257 in Toscana (+95),3.365 in Liguria (+32), 3.080 nelle Marche (-34), 3.920 nel Lazio (+103), 3.062 in Campania (+5), 2.080 a Trento (-2), 2.512 in Puglia (+60), 1.307 in Friuli Venezia Giulia (-19), 2.050 in Sicilia (+2o), 1.778 in Abruzzo (+36), 1.537 nella provincia di Bolzano (+22), 625 in Umbria (-62), 914 in Sardegna (+11), 791 in Calabria (-4), 582 in Valle d’Aosta (-6),270 in Basilicata (-7), 202 in Molise (0). Quanto alle vittime, se ne registrano 10.901 in Lombardia (+280), 2.615 in Emilia-Romagna (+51), 1.826 in Piemonte (+97), 882 in Veneto (+26), 518 in Toscana (+23), 760 in Liguria (+11), 713 nelle Marche (+13), 284 nel Lazio (+5), 248 in Campania (+6), 300 nella provincia di Trento (+7), 267 in Puglia (+7), 202 in Friuli Venezia Giulia (+7), 171 in Sicilia (+8), 224 in Abruzzo (+12), 212 nella provincia di Bolzano (+7), 52 in Umbria (0), 75 in Sardegna (+2), 67 in Calabria (+1), 115 in Valle d’Aosta (+3), 18 in Basilicata (0), 15 in Molise (0).