“La verità è un valore assoluto sempre, ma ancora di più al tempo del Covid-19”.
Esordisce con questa frase il sindaco Marco Di Capua in merito alla situazione della casa di Riposo Pietro Torriglia di via Preli a Chiavari.
Il sindaco di Chiavari, in merito a quanto sta accadendo presso la Casa di Riposo Torriglia “in accordo con tutta la maggioranza di giunta” ha dichiarato: «Durante una situazione di allarme generale è necessario comunicare i fatti secondo verità. La nostra amministrazione lo sta facendo, condividendo giornalmente le problematiche nella loro cruda e difficile realtà, proprio per riuscire ad affrontarle nel migliore dei modi grazie all’apporto di tutti.
Invece, altri non si comportano in maniera totalmente trasparente. Ci riferiamo al presidente della Fondazione Torriglia che, ieri alle 21, con un comunicato stampa apparso su un quotidiano online del levante ha affermato: “ritengo opportuno precisare la situazione della casa di riposo Torriglia visto quanto riportato su alcuni organi di informazione e social” e prosegue “unica contagiata certa è un infermiera che, terminato il servizio il 27 marzo ha successivamente manifestato lo stato di contagiata coronavirus”.
Tale circostanza non corrisponde al vero.
In un mio post facebook del 10 aprile, durante la mia consueta comunicazione alla città (i cui dati riportati sono forniti ufficialmente dall’Als4), avevo dato notizia circa la positività al Covid-19 di 5 ospiti della Casa di Risposo Torriglia, oltre al ricovero di un altro anziano sempre appartenente alla struttura.
Ieri sono stato informato che un uomo, nato a Milano nel 1933 ma residente a Chiavari, è deceduto presso l’ospedale di Sestri Levante: purtroppo anche lui ospite del Torriglia.
Di conseguenza, io e tutta la mia amministrazione non comprendiamo e non giustifichiamo l’atteggiamento non trasparente tenuto del Presidente della Fondazione Torriglia e non comprendiamo neanche la necessità di inviare comunicati stampa che riportano dati non veritieri.
Questa non è una polemica, e non lo vuole essere, bensì una precisazione necessaria e dovuta ai nostri cittadini, oltre che ai familiari degli anziani, che seguono con apprensione l’evolversi dell’emergenza sanitaria in corso e hanno diritto di conoscere la verità dei fatti».
Individuare eventuali spazi in cui trasferire gli ospiti, negativi al Covid-19, della Casa di Riposo Pietro Torriglia: questo l’obiettivo del sopralluogo avvenuto oggi presso i locali del Villaggio del Ragazzo insieme ai referenti dell’Asl4 (il direttore sociosanitario, Dott.ssa Cristina Giordano, la responsabile Rsa e attività geriatriche territoriali, dott.ssa Simonetta Lucarini, e il Dott. Luca Guastini della Protezione Civile Regionale), al presidente del consiglio Antonio Segalerba, all’assessore alla sanità Giuseppe Corticelli, al consigliere capogruppo Alberto Corticelli e alla dirigente Maura Meschi.
«Ci ha accolto – ha aggiunto il sindaco Di Capua – prete Rinaldo, mostrandoci una struttura dotata di spazi idonei, 15 camere disponibili, in cui potremmo ipotizzare di trasferire gli ospiti non-covid presenti al Torriglia per garantire loro maggiore isolamento.
Prima di procedere con questa sistemazione, è necessario conoscere il reale stato del contagio all’interno della struttura, attendendo l’esito dei tamponi eseguiti a tappeto il giorno di Pasqua, e da noi richiesti all’Asl4; anche se, da prime informazioni, la situazione sembrerebbe molto grave. Vi terremo come sempre aggiornati».
(Nelle foto l’ingresso casa di Riposo Pietro Torriglia e il sopralluogo di oggi al Villaggio del Ragazzo)