Prosegue l’idillio a colpi di click tra il grande mandolinista e i suoi fans
Il progetto, inaugurato sabato scorso e che ha dedicato la sua prima puntata a Genova, la Superba, sbarca domani nel capoluogo subalpino, ex capitale d’Italia e culla di una tradizione mandolinistica capace di varcare i confini di Casa Savoia. “La Regina Margherita che, oltre a essere una buona dilettante del mandolino, era una grande mecenate – racconta Aonzo – promosse le arti e la cultura, consacrando ai posteri la concezione di questo strumento quale inclusivo e aggregante.”
Correva invece l’anno 1896 quando per le strade di Torino un paio di incauti ladri rubarono un prezioso mandolino conquistando così le prime pagine del quotidiano La Stampa. Ma la fama del mandolino non si ferma qui. La storia dell’Orchestra Mandolinistica di Torino, nata nel 1973, si intreccia in maniera molto stretta con il Canavese. In particolare, con la storia delle orchestre di Montanaro. Quest’ultima vanta,infatti, una lunga tradizione mandolinistica, con una piccola orchestra a plettro fondata nel 1898 e due formazioni degli anni ’30. Diversi orchestrali di Montanaro, inoltre, entrarono a far parte della Mandolinistica di Torino, dando vita ad una lunga e proficua collaborazione viva tuttora.
Una puntata ricca di spunti che non lesinerà sorprese. L’incontro omaggerà anche Gipo Farassino uno dei più importanti cantautori torinesi, i suoi versi raccontano l’ironia bonaria del piemontese abituato a non prendersi troppo sul serio.
La cultura mandolinistica verrà riproposta ogni sabato, sino a fine maggio, l’iniziativa si propone di celebrare la tradizione mandolinistica ripercorrendone la sua storia attraverso le città italiane che lo hanno reso il protagonista di infiniti aneddoti.
Appuntamento dunque per sabato, ore 12 con “L’Italia dei mille mandolini”. Per accedere al momento musicale occorrerà sintonizzarsi sulla pagina fb Carlo Aonzo mandolin