“Andrà tutto bene!
Ad oggi in Italia ci sono circa 170000 persone colpite dal virus e più di 20.000 morti, nonostante le misure adottate dal Governo ogni giorno si segnalano tra i 3 e 4000 nuovi casi è più di 500 decessi.
Questa pandemia causa morte, mette in ginocchio l’economia , allarga la maglia della povertà a sempre più persone.
Molte categorie sono costrette a rischiare il contagio per non fermare la produzione e distribuzione dei generi di prima necessità.
Oggi 17 aprile sentendo le varie campane proclamare che nel nostro paese possiamo stare tranquilli perché abbiamo una classe imprenditoriale e dirigenziale molto seria che tutela i propri cittadini e lavoratori con responsabilità (responsabilità vista da tutti nel far rischiare la propria incolumità a medici , infermieri, oss e volontari non garantendogli gli strumenti necessari allo svolgimento del loro prezioso lavoro ) ci troviamo nel porto di Genova a lavorare sull’ennesima nave Bhari (Abha) che ovviamente trasporta generi di prima necessità.
Cioè decine di mezzi blindati venduti dall’industria USA per alimentare guerre criminali in Siria, Yemen, Kashmir ecc. (come dimostrano le immagini scattate questa mattina nella stiva della nave ‘Abha’ormeggiata al terminal GMT di Ponte Eritrea) rappresentata nei porti italiani dall’agenzia marittima Delta”.
E’ la denuncia pubblicata due giorni fa su Facebook dai responsabili del Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) di Genova, che hanno anche allegato alcune foto.
“A questi signori – hanno aggiunto – importa solo il loro profitto e non si fermano davanti a niente e nessuno.
Tanto che per proteggere i loro interessi dispiegano forze dell’ordine in numero cospicuo fuori e dentro il terminal in un momento, vista l’emergenza, dove forse sarebbe meglio fossero al servizio dei propri concittadini”.