IMPERIA. Se fosse ancora con noi Libereso avrebbe compiuto ieri 95 anni. Per l’ occasione il giornalista matuziano Claudio Porchia ha dato vita ad una bellissima iniziativa su Facebook che ha avuto più di 5 mila partecipanti.
Libereso Guglielmi è stato non solo un grande botanico e studioso, ma anche un artista raffinato: lo dimostrano disegni, acquerelli, schizzi, illustrazioni che ha realizzato nella sua lunga e ricca esistenza. Grazie a Libereso ho scoperto la passione per lo studio e la ricerca delle erbe spontanee. L’ ho incontrato ed intervistato decine di volte. Era davvero un grande uomo.
Il ricordo di questo personaggio così straordinario mi ha fatto venire alla mente altri amici artisti che non ci sono più e che vorrei brevemente ricordare.
Reiner Kriester lo incontravo nel suo studio a Vendone. Scultore di livello internazionale era un vulcano di idee, sempre al lavoro. Amava la Liguria ed organizzava insieme alla moglie Christiane Dass mostre, concerti, incontri ed happening di alto livello dove si incontravano artisti, critici, registi, attori. Ho sempre ammirato anche i suoi disegni, bozzetti e le spettacolari litografie.
Antonio Di Lena, attivo nel movimento metafisico laziale, tra gli anni 50 ed i 70, passato poi al figurativo, che ho conosciuto negli anni Ottanta a Roma. Era lo zio, da parte materna, di mia moglie Rosa. Fu un raffinato ritrattista e paesaggista oltre che un capace restauratore.
Emilio Rovelli “Lillo”. Delicato ed ingenuo artista con il quale aprimmo ad Albenga la Galleria “Giotto” (insieme all’ avvocato Carlo Filippi). La sua galleria-studio restò aperta solo pochi anni. Con Aldo Ghidetti realizzammo i cataloghi delle mostre personali e delle collettive che Lillo e Carlo decidevano di allestire.
Carla Fois, era stata la mia insegnante di Disegno alle Medie. L’ ho poi frequentata quando lavoravo nella redazione del “Decimonono” ad Albenga, in Via dei Mille quando si dedicò alla politica (fu anche sindaco) a Noli. I suoi incantevoli lavori sapevano comunicare tutto l’amore che nutriva per la Liguria. Con lei indimenticabili discussioni sull’arte e la politica.
Carlo Farioli lo conobbi a Sanremo il 25 febbraio del 1971 da Luciano Lupi, in occasione del “vernissage” della sua bella personale alla Galleria d’ Arte Matuzia, in via Gioberti. Maestro del colore lo frequentai a Sanremo ed Albenga. A Sanremo espose in svariate occasioni e fu più volte ospite del gallerista Lupi e di mio zio, il mecenate matuziano Augusto Andreini, nell’ atelier di Via Zeffiro Massa. Ad Albenga tenne alcune personali e realizzò i loghi per importanti aziende e manifestazioni sportive, culturali ed agricole.
Vinicio De Lonti. Prediligeva i paesaggi ed ha aperto anche una sua galleria-studio. Amava il mare e l’acqua che gli ricordavano la sua adorata Venezia. Ingauno d’ adozione la Liguria è diventata l’ altro suo soggetto prediletto.
Vittorio Fiori, che mi raccontava splendidi episodi di quando era studente dell’Accademia di Genova. Fine pubblicitario, eccellente fotografo era anche un abile restauratore. I suoi paesaggi ed i ritratti mi hanno sempre fatto sognare.
Franco Grassi raccontava con passione gli anni milanesi nelle Scuole di Belle Arti, ed era venuto a vivere in Liguria, prima a Castelvecchio e poi ad Albenga. Era un abile disegnatore, maestro del pastello ed all’acquerello, i suoi temi ricorrenti erano legati alla natura.
Anna Rossi Scola, raffinata disegnatrice legata al Surrealismo negli anni 60 e 70 era poi divenuta una rinomata ritrattista e paesaggista. Capace di stimolare discussioni epiche nell’ambiente culturale albenganese, smise di frequentare assiduamente gli amici artisti e si isolò dedicandosi solo al disegno.
CLAUDIO ALMANZI