Fondi del Governo insufficienti e distribuzione gratuita di pacchi alimentari per le famiglie in difficolta’, escluse dai buoni spesa elargiti dal Comune o che non ne hanno fatto richiesta per mancanza di informazioni.
E’ l’iniziativa avviata ieri dagli attivisti di Potere al popolo di Genova.
Lo ha riferito stamane l’agenzia Dire.
“Un gesto di solidarieta’ concreta – hanno spiegato i volontari genovesi di Potere al popolo – che non ha nulla a che vedere con le passerelle per i voti o le sparate mediatiche, ma che vuole rimettere in moto la costruzione di una comunita’ solidale.
Alcune famiglie erano gia’ seguite dallo sportello lavoro per cause legali o dal ‘telefono rosso’ attivato da Potere al popolo proprio per l’emergenza Covid, altre sono state raggiunte tramite associazioni e contatti sul territorio.
La nostra esperienza mutualistica continua ad andare avanti e serve per portare alla luce un mondo che spesso non viene rappresentato.
Un mondo fatto di persone senza reddito, con figli a carico, in cassa integrazione ma a basso salario o percettori del famoso reddito di cittadinanza che ovviamente non consente di campare.
A Genova, nel corso degli anni, le disuguaglianze sono sempre piu’ aumentate: 120.000 persone vivono con un reddito non superiore ai 10.000 euro annui, gli interventi sociali a favore delle fasce piu’ deboli non sono sufficienti e la vicenda dei buoni spesa lo sta dimostrando.
Serve un cambio di passo, serve una politica di rottura, dall’inizio dell’epidemia sosteniamo la necessita’ di introdurre un reddito di emergenza ben piu’ esteso rispetto a quello promosso dal governo, una tassa patrimoniale per finanziarlo e favorire il welfare, ma soprattutto l’abolizione del patto di stabilita’ interno che blocca la spesa dei Comuni e non consente misure rivolte alle fasce popolari. Basta austerita’ e vincoli di bilancio”.