All’ombra del Covid-19 le vite di milioni di bambini sono temporaneamente ridimensionate a casa e davanti agli schermi
Quindi dobbiamo aiutarli a navigare in questa nuova realtà” e nel contempo “assicurare che le esperienze online siano sicure e positive durante la pandemia” ha dichiarato il Direttore generale Unicef Henrietta Fore.
Tenendo conto di queste dichiarazioni e facendo riferimento alle indicazioni delle linee guida per la scuola di UNICEF, OMS e CROCE ROSSA in cui si afferma che anche in caso di chiusura temporanea della scuola si deve “sostenere l’accesso continuativo a un’istruzione di qualità”, includendo “uso di strumenti di apprendimento online” (https://www.unicef.it/doc/9749/coronavirus-nuove-linee-guida-per-le-scuole.htm), abbiamo voluto riaffermare il nostro ruolo di ASCOLTO e di Garanti dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, facendoci portavoce di tutte quelle riflessioni e segnalazioni che ci sono pervenute dal mondo della scuola tramite i Docenti Esperti Garanti dei diritti dei bambini, ragazzi e adolescenti.
Le scuole si sono attivate nella distribuzione di pc e tablet a chi ne era sprovvisto, ma il vero limite del diritto allo studio è risultato essere rivolto, soprattutto, a problemi di costi e copertura della connettività, oltre, in alcuni casi, alla necessità di avere a disposizione più device nelle famiglie dove sono presenti più fratelli impegnati in lezioni a distanza in contemporaneità.
Per offrire a tutti i bambini e ragazzi le stesse opportunità e rendere possibile il fondamentale diritto all’istruzione, sancito dalla Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sarebbe auspicabile poter avere un ampliamento delle zone free Wi-fi sul nostro territorio previa una mappatura della copertura necessaria.
Inoltre, nella presupposizione che la didattica a distanza è, o dovrebbe essere, una soluzione di emergenza, si propone di dare la possibilità ai bambini e ai ragazzi, seppure in piccoli gruppi e seguendo tutte le regole anticontagio, di partecipare a lezioni all’aperto nei parchi e nei giardini, negli oratori, ma anche a scuola con l’utilizzo di tutti gli spazi oltre a quelli normalmente adibiti per le lezioni a tutta la classe.
Un progetto su attività da offrire ai bambini e ai ragazzi che in questa fase stanno vivendo un isolamento giustificato dal Covid-19, in attesa delle decisioni del Governo nazionale e regionale, è stato elaborato da un nostro docente esperto garante dei diritti dei bambini, ragazzi e adolescenti a Finale Ligure.
Si tratta di utilizzare gli spazi esterni ad una scuola primaria e di far entrare alunni e insegnanti dai diversi accessi per raggiungere le postazioni predisposte, mantenendo le distanze di sicurezza in modo da poter assistere a lezioni e attività ludiche e di animazione.
Nello spirito collaborativo finalizzato al benessere dei nostri giovani, confermiamo come UNICEF LIGURIA la nostra disponibilità a trovare le soluzioni più adeguate.