“Per noi non è ancora una pagina chiusa. Abbiamo bisogno di altro tempo. E, soprattutto, abbiamo bisogno di giustizia…”.
Lo ha dichiarato oggi all’agenzia Ansa Egle Possetti, rappresentante del Comitato delle vittime del Ponte Morandi.
Genitori, zii, figli e nipoti: 43 famiglie che non riescono a scrollarsi di dosso la tragedia del crollo.
Neppure oggi che il nuovo Ponte di Genova è stato completato, con i suoi 1.067 metri diventati il simbolo della politica del fare e di una città che, senza mai dimenticare le vittime, ha dimostrato al mondo cosa sanno fare gli italiani.
Gli operai e i tecnici hanno continuato a lavorare H24 con orgoglio, nonostante l’emergenza coronavirus.
Se il Ponte di Genova è già su e ben visibile, a oltre venti mesi da quel maledetto 14 agosto i magistrati genovesi non sono stati in grado di iniziare il processo di primo grado per il tragico crollo del Ponte Morandi.