“A livello nazionale e locale si sta già guardando alla cosiddetta fase 2. Attualmente i ricoveri nelle residenze per anziani sono bloccati e pertanto non sono possibili nuovi inserimenti”.
Lo ha dichiarato ieri il responsabile di Liguria Popolare per la Città di Genova Ubaldo Borchi.
“Il graduale ritorno alla normalità e la conseguente ripresa dell’attività lavorativa – ha aggiunto Borchi – costituirà un problema per coloro che stanno accudendo da casa un proprio anziano familiare. E’ pertanto necessario che vengano stabilite al più presto regole e protocolli per l’ingresso in sicurezza di nuovi ospiti, auspicando il coinvolgimento nelle decisioni di chi in prima linea ha cercato con ogni mezzo di contrastare l’emergenza.
Anche gli stessi operatori, che con dedizione e sacrificio si sono dedicati all’emergenza, vogliono sapere quando potranno tornare al lavoro. Per un test sierologico dubbiamente positivo sono stati bloccati in quarantena dovendo talvolta rinunciare a ferie e permessi, poiché non essendo ufficialmente ammalati per loro non è contemplata la carenza in malattia, ma quando torneranno al lavoro dovranno nuovamente maturare i giorni di ferie e i permessi retribuiti.
Faccio quindi un appello affinché si faccia chiarezza in merito alle procedure da adottare nel caso in cui un lavoratore evidenzi le Igm positive al test sierologico, che non può essere considerato un risultato diagnostico ma un’indicazione di natura epidemiologica come più volte ribadito dall’Istituto superiore di sanità. Tutto ciò al fine di garantire la più ampia tutela agli operatori e agli ospiti delle strutture”.