Il 4 maggio 2014, Cremonese-Entella. Il 4 maggio 2019, Entella-Carrarese. Giornate storiche, indimenticabili. Dopo un secolo di vita la prima volta in serie B.
“Dopo una grande ingiustizia e un campionato disputato in soli sei mesi il meritato ritorno nel campionato cadetto.
Due imprese talmente sbalorditive da far gridare al miracolo.
Per questo oggi ci è sembrato giusto dedicare tutta la giornata a far rivivere, attraverso i nostri canali ufficiali, quei momenti magici con le immagini delle partite, della festa, regalandovi le fotografie più belle da custodire come prezioso ricordo.
Mi piace evidenziare come la nostra Virtus Entella sia stata capace di estrarre quel settebello dal mazzo per la solidità della sua società, per un senso di appartenenza viscerale da parte di tutti gli interpreti, per quel concetto secondo cui vincere non è tutto, visione spesso presa a calci nel mondo pallonaro, ormai sfuggito a ogni regola. Per noi invece quel tutto è esserci, condividere i nostri valori con persone vere e uomini di spessore prima che dirigenti, allenatori o giocatori. Per noi esserci significa far crescere i giovani del vivaio e formarli per la vita, usare il calcio come cassa di risonanza per aiutare i più deboli, creare un legame forte con tifosi e le aziende che ci sponsorizzano, tutti membri insostituibili della nostra famiglia.
Questo il modello dell’Entella e specie oggi in cui il calcio sta combattendo per la sua sopravvivenza, sono convinto che sia l’unica strada da percorrere.
Entusiasmo e pragmatismo, passione e equilibrio, dunque. Senza se e senza ma. Perché, mai come in questo momento, io e la mia famiglia siamo impegnati nello sforzo continuo di garantire un sereno e proficuo futuro alle nostre aziende e proteggere tutti i nostri collaboratori. Vogliamo permettere alla Virtus Entella di andare avanti, ma per questo servirà il sacrificio di tutti.
Come in quei pomeriggi abbiamo gioito insieme, adesso occorre rimboccarsi le maniche e costruire uniti un domani che si presenta carico di incognite.
Quando la clessidra del tempo avrà fatto il suo corso, sono convinto che la nostra Entella saprà dirci grazie. Magari in un altro pomeriggio di inizio maggio e sarà ancora più bello.
Il presidente Antonio Gozzi”