Ieri pomeriggio i carabinieri dell’aliquota Radiomobile della Compagnia di Sestri Levante hanno arrestato in flagranza dei reati di tentata rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall’utilizzo di un coltello, due pluripregiudicati del posto di 33 e 62 anni.
Un residente di via Fasce, mentre era in auto, ha notato i malviventi nei pressi del giardino di una villa privata. In particolare, uno dei due che stava tentando di scavalcare il cancello.
A quel punto, dopo avere suonato il clacson più volte e ha abbassato il finestrino intimando loro di desistere, per poi decidere di parcheggiare poco più avanti la vettura e avvisare telefonicamente il custode dell’abitazione.
È stato in quel frangente che l’automobilista si è visto raggiungere dai due, che hanno iniziato ad aggredirlo verbalmente e a minacciarlo.
Uno ha aperto la portiera e lo ha colpito con un pungo al volto, intimandogli di consegnargli il telefono cellulare.
Al suo rifiuto, l’aggressore si è appropriato di un mazzo di chiavi appoggiato sul sedile del passeggero e, continuando a minacciare la vittima con frasi del tipo “so dove abiti, stai attento a quello che fai”, gli ha intimato di nuovo di consegnarli lo smartphone.
All’ennesimo rifiuto, l’automobilista è stato colpito con il mazzo di chiavi lanciatogli in faccia, ma la scena e il trambusto creatosi per la situazione ha fatto desistere i due malviventi dal proseguire nell’azione delittuosa, che quindi sono fuggiti.
Sulla base della descrizione e delle indicazioni fornite ai carabinieri, i malviventi sono stati fermati poco dopo nei pressi della stazione ferroviaria di Sestri Levante.
Accompagnati in caserma, uno dei due ha opposto attiva resistenza rifiutandosi di entrare, minacciando di morte e oltraggiando più volte i militari operanti.
Benché invitato alla calma, l’uomo è andato completamente in escandescenze e dopo aver tirato fuori dalla tasca un coltello, lo ha puntato contro i militari reiterando le minacce di morte qualora lo avessero costretto a entrare in caserma.
Al fine di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, i carabinieri hanno utilizzato lo spray in dotazione per poterlo disarmare. Successivamente, il malvivente è stato accompagnato in ambulanza presso il pronto soccorso di Lavagna, da cui è stato poco dopo dimesso.
I malviventi sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Marassi.