Molti lettori di LN e tanti genovesi sui social network, in sintesi, hanno giudicato la nuova pista ciclabile Foce-Boccadasse come il mitico Ugo Fantozzi aveva considerato il film sulla corazzata Potëmkin.
Oltre alla ovvia, ulteriore congestione del traffico genovese, già di per sé al collasso per la conformazione delle nostre strade, gli utenti hanno osservato che la nuova pista ciclabile è pericolosa.
In diversi hanno quindi suggerito di cancellarla.
Altri hanno invece avanzato l’idea di spostarla sullo spazioso marciapiede che parte da corso Marconi e continua fino a corso Italia per arrivare a Boccadasse, ricordando il percorso già esistente a Cogoleto.
Il percorso ciclabile Arenzano-Varazze nel tratto Arenzano-Cogoleto è completamente ciclo pedonale ed è costituito in gran parte dal rifacimento del vecchio tratto ferroviario, così come il tratto Cogoleto (ex area Bruzzone Sport) – Varazze.
Il tratto Arenzano-Cogoleto, dopo le gallerie, si sviluppa però lungo il marciapiede a mare di Cogoleto e le corsie stradali non sono state toccate.
Sul tratto ciclo pedonale sono presenti indicazioni e cartelli che consentono di distinguere quale sia l’area dedicata ai pedoni e quella riservata alle biciclette.
Un video di LN effettuato ieri, domenica 17 maggio 2020, della nuova pista ciclabile
Ecco alcuni dei commenti degli utenti genovesi.
“Si poteva riservare alla bici un pezzo della passeggiata visto che e’ grande. Fatto come ora la pista e’ molto pericolosa”.
“Andava fatta sul marciapiedi di Corso Italia e non sulla corsia. Non c’è sufficiente spazio”.
“Con un marciapiede di 8 metri di larghezza forse non levare una corsia x le macchine era meglio”.
“Andava fatta sul marciapiede!!!”.
“Era più logico e sicuro farla sul marciapiede”.
“Data la dimensione del marciapiede, su quello ci stanno sia la ciclabile sia i pedoni”.
“Forse era meglio tracciarla su quell’immenso marciapiede”.