“Grazie alle indagini previsionali epidemiologiche e alle ricerche coordinate dalla nostra task force di Alisa, l’Azienda ligure sanitaria, possiamo confermare che la presenza del Covid-19 in Liguria risale a dicembre, ben prima quindi del cosiddetto ‘paziente zero’ di Codogno”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti, che ha così smentito il direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova prof. Matteo Bassetti, il quale solo pochi giorni fa su fb aveva espresso seri dubbi su questa circostanza parlando anche di “ipotesi e illazioni” nonché di “dietrologia”.
Covid-19 in circolazione da noi a dicembre? Prof. Bassetti: ecco perché nutro seri dubbi
“Questo significa – ha aggiunto Toti – che siamo stati investiti molto presto da questa pandemia, ma abbiamo reagito bene, garantendo una risposta efficace con tutti i posti letto necessari a curare i nostri pazienti, sia nelle terapie intensive sia nei reparti di media intensità.
È la dimostrazione dello straordinario livello di capacità e preparazione dei nostri esperti, insieme ai quali siamo riusciti ad affrontare al meglio la fase più critica della pandemia e con i quali continuiamo a lavorare per il monitoraggio in questa delicata fase 2, con dati che anche questa sera sono confortanti”.
Filippo Ansaldi, responsabile Prevenzione di Alisa, ha spiegato che “il dubbio che il coronavirus circolasse già prima del 25 febbraio 2020 (data del 1° caso ufficiale riscontrato ad Alassio) è emerso con la definizione del modello previsionale epidemiologico, realizzato da Alisa per dare una risposta sanitaria efficiente alla nuova emergenza in termini di posti letto e misure di prevenzione.
Quel modello ha messo mette a confronto i pazienti Covid-19 ricoverati nei reparti a media e alta intensità e quelli previsti: il quadro emerso ha fatto pensare che la circolazione del coronavirus fosse verosimilmente antecedente la rilevazione dei primi casi confermati di Covid-19 in Liguria e riconducibile alla fine del 2019.
La successiva ricerca sulle tac polmonari e le indagini sierologiche sulla popolazione di donatori hanno evidenziato che verosimilmente la circolazione del Covid-19 in Liguria sia iniziata a partire da dicembre 2019”.
“L’indagine sulle tac, ancora in corso – hanno sottolineato i responsabili di Regione Liguria – ha coinvolto i tre centri radiologici più rilevanti sistema sanitario regionale (Asl 2, ospedale Galliera e Policlinico San Martino) che hanno analizzato un campione di tac polmonari eseguite a partire da dicembre 2019.
Le tac polmonari, osservate attraverso valutazioni incrociate e secondo la classificazione della società olandese di radiologia, hanno evidenziato che i primi casi sospetti risalgono alla fine del 2019.
A dicembre dell’anno scorso sono stati rilevati 5 casi suggestivi e un caso molto probabile, a gennaio 16 casi suggestivi e 42 casi molto probabili.
Inoltre, da circa un mese sono in corso le indagini sierologiche sulla popolazione dei donatori di sangue.
Si è osservato che a dicembre 2019 già 9 donatori avevano le IgG (anticorpi) positive al Covid-19 mentre a gennaio 2020 i donatori con IgG positive erano 13”.