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Genoa, il ricordo del Grifone di Gigi Simoni

“Uomo e allenatore meraviglioso, indimenticabile giocatore e tecnico”. Il cinguettio su Twitter prende il volo, direzione lassù, su tutti i canali di comunicazione. Il Genoa saluta così un pezzo di storia. Una colonna della sua storia ultracentenaria. Lo dicono i numeri di Gigi Simoni. Da giocatore, ottantotto partite con una promozione. Da allenatore, centocinquanta in Serie A e centoquindici in B, col suggello di altre due imprese. Ma lo urlano, di più, le emozioni vissute. I bagni di folla, apoteosi di genoanità. Chi porta i capelli bianchi sa, di quel numero 10. Ai ‘zueni’ arriva di riporto. Vera, genuina, l’onda di sentimenti che viene a galla. Come il mare che osservava dalla Foce, all’uscita dalla Trattoria Mentana. Lo saluta ora il tecnico Didi Nicola. Lo piangono ora il club e la gente di fede rossoblù: “Ho girato tanto. Un pubblico così caldo non l’ho mai trovato, anche se ama a modo suo…”). Il mago delle promozioni (sette in carriera) vinse una Coppa Uefa con l’Inter. Centrocampista, coach. Dirigente. Girò numerose squadre e sul prato del Ferraris mise radici. Nove anni a tu per tu con la Nord. Se non è un record, poco ci manca. Tra brusii che si trasformavano in musica. Sotto le capocciate di Pruzzo, gli scatti di Damiani, i cross di Conti, i gol di Corradi. Come per le chiusure di Turone, Onofri, Gorin. Così, in ordine sparso. Hai un posto d’onore nei nostri cuori. Grazie Gigi.