Giornata della legalità: WWF, legalità e ambiente sono un binomio indissolubile.
Il 23 maggio, la “giornata della legalità” in memoria delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, quest’anno sarà celebrata in maniera virtuale, a causa dell’emergenza Coronavirus. WWF vorrebbe, però, che non rimanessero virtuali ma diventassero realtà le azioni messe in campo dalle Istituzioni, aziende e cittadini per contrastare l’ancora troppo diffuso fenomeno delle mafie e della criminalità organizzata che distrugge vite, avvelena l’economia, inquina le coscienze e il vivere civile e perpetua crimini ai danni dell’ambiente.
La campagna Il Mondo che Verrà chiede ai cittadini di dare un contributo per costruire il mondo post COVID-19: un mondo che non può non essere più sostenibile, equo, sano e giusto. Sono ormai evidenti le connessioni tra il virus che ha scombussolato le nostre vite rapporto malato che buona parte dell’umanità ha costruito con la natura: ecco perché se vogliamo un domani migliore dobbiamo fare pace con la natura e con noi stessi. E nella distruzione dei sistemi naturali e, quindi, della nostra salute, ha un ruolo determinante criminalità ambientale che, con innumerevoli forme di illeciti e illegalità, inquina, avvelena la terra, i fiumi, il mare, distrugge la Natura e la biodiversità, condiziona e distorce l’economia. L’Italia è, purtroppo, un Paese ad alto tasso di illegalità e criminalità ambientale: nel 2019 circa 28.00 i reati accertati, più di 3 ecoreati ogni ora (come ricostruito da Legambiente nel “Rapporto Ecomafia 2019”). Questi numeri, pur importanti, rappresentano però solamente la punta di un icerberg ben più vasto, che frutta oltre 16 miliardi di euro di guadagni illecitamente costruiti in danno dell’ambiente della salute di uomini e animali.
Ma l’Italia è anche il paese in Europa a più alto tasso di “ricchezza di biodiversità” ed è per tutelare questo inestimabile patrimonio collettivo che il WWF Italia, da oltre 50 anni, mette in atto azioni dirette di conservazione della natura, in particolare con le oltre 100 Oasi, che costituiscono un presidio di legalità e tutela del nostro patrimonio naturale e che, domani, saranno protagoniste di #GIORNATAOASI2020. Alla tutela diretta di migliaia di ettari di natura, si affianca una costante azione di difesa della legalità e per la lotta agli “ecocrimini”, attraverso centinaia di azioni legali e giudiziarie per la difesa degli animali, della natura, della salute umana, tutti quegli elementi preziosi che formano i nostri “ecosistemi” senza i quali la vita dell’uomo sarebbe impossibile.
Attraverso centinaia tra avvocati, guardie volontarie, attivisti sul territorio, il WWF Italia agisce ogni anno con decine di denunce, costituzioni di parte civile come parte offesa nei processi penali per i “reati ambientali”, spesso compiuti anche dalle criminalità organizzate che trovano nel business, ad esempio dei traffici illeciti di rifiuti, del cemento abusivo, del commercio illegale di animali selvatici, attività molo remunerative e poco rischiose. Mediamente ogni giorno il WWF è presente in più di un’aula di Tribunale con i suoi Avvocati del Panda che garantiscono una presenza costante e qualificata del WWF Italia a fianco di magistrati e forze dell’ordine per prevenire e, laddove non sia possibile, perseguire e condannare gli ecocriminali. Ed è grazie a questo grande impegno per la difesa di valori costituzionali dell’ambiente e della legalità che il WWF Italia ha avuto il grande onore di ricevere il prestigioso premio intitolato a Paolo Borsellino, istituito nel dicembre 1992 dalla volontà del giudice Antonino Caponnetto.
In una cerimonia emozionante, il WWF Italia ha ricevuto il premio della XXIV Edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino, lo scorso 30 novembre a Teramo, rappresentato dal Vice Presidente nazionale Dante Caserta e alla presenza dell’avv. Tommaso Navarra, uno degli avvocati che da decenni si battono per la legalità ambientale al fianco del WWF.
“Il premio Borsellino è stato un riconoscimento importante che conferma il valore del lavoro svolto in questi anni, il rigore morale ed intellettuale che guidano la nostra Associazione e che ci stimola per continuare a batterci contro tutte le mafie ed ogni forma di violenza nei confronti della Natura”, Dichiara il vicepresidente del WWF Italia Dante Caserta che aggiunge: “Proprio in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sul lenzuolo bianco che il WWF Italia appenderà virtualmente ai balconi c’è la richiesta di inserire i crimini ambientali tra i crimini contro l’umanità, perché ogni crimine contro l’ambiente è un crimine contro la nostra salute e il nostro futuro”.