“La scelta di riprendere il campionato di calcio va nell’ottica di far ripartire questo Paese. Rilevo, però, che se da un lato si può ricominciare a giocare, si continua a non poter parlare di elezioni in estate”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti commentando la decisione del Governo di riprendere le partite di Serie A.
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“Quella legata al calcio – ha aggiunto Toti – è senza dubbio una scelta complessa perché si riprenderà a giocare con una modalità che non tutti i tifosi apprezzeranno.
Il mondo del pallone non va però banalizzato. E’ necessario considerare il fatto che dia lavoro a molte decine di migliaia di persone.
Non bisogna pensare solo ai calciatori miliardari, ma alle strutture delle squadre, al mondo dell’informazione che ci ruota attorno, agli sponsor, e alla pubblicità.
D’altro canto, mi sembra singolare che si possa giocare allo stadio di Marassi e non si possa votare in un seggio per le elezioni regionali.
Infatti, non c’è ancora nessun accordo tra Governo e Regioni sulla data del voto, il tempo passa e il parere delle Regioni resta univoco e concorde con il Comitato tecnico scientifico del Governo, che appunto suggerisce di sfruttare i mesi caldi per un’attività come quella elettorale.
Tengo a ribadire che nessun governatore delle Regioni si prenderà nel modo più assoluto la responsabilità di far votare una volta riaperto un anno scolastico che arriva dopo 4 mesi di sospensione delle lezioni, e il cui avvio sarà già di per sé tribolato”.