“Il Governatore della Liguria si ostina ad additare come catastrofista chiunque raccomanda prudenza in questa delicatissima fase. Non solo: imbraccia le armi della propaganda via click, accusando a destra e manca, non appena si leva una voce fuori dal (suo) coro che osa ricordare a lui e alla sua giunta gli errori commessi da inizio pandemia”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Fabio Tosi (M5S).
“Come ultima risorsa – ha agginto Tosi – il governatore ligure minaccia azioni legali per difendersi da tutti coloro che hanno l’ardire di criticarne l’operato, siano essi organi di stampa o illustri Fondazioni scientifiche come la Fondazione Gimbe di Bologna.
A Toti ricordiamo che viviamo in democrazia e che la stampa, fino a prova contraria, è ancora libera. Come indipendente è la scienza, che si fonda su dati e fatti e non deve rispondere a perenni campagne elettorali.
Capiamo che Toti non abbia simpatia per chi mette il dito nella piaga indotta dalla sua malagestione sanitaria (e non solo), ma se ne faccia una ragione: se non ha operato bene, ci sarà sempre chi ne darà contezza.
La Liguria non è stata prima in niente, nella gestione dell’emergenza da Covid-19.
Di contro, invece, svetta nelle non invidiabili posizioni alte per incertezze ed errori che abbiamo pagato a caro prezzo: goffe e maldestre le ramanzine pre-lockdown a chi continuava a vivere come se niente fosse, comportamenti peraltro indotti anche da qualcuno molto vicino a questa Giunta che continuava a dire che eravamo al cospetto di una ‘banale influenza’; frettolose e non supportate da dati scientifici le boutade con cui s’invitava ad aprire tutto e subito e anzi a fare presto; pasticciata la distribuzione delle mascherine; confusa e deleteria la gestione dei contagi nei nosocomi; disastrosa e ahinoi tragica la gestione delle RSA, dove i dati gridano vendetta e che nessuna minaccia di querela riuscirà a insabbiare.
Potrei andare avanti all’infinito, ma lo spazio qui è tiranno: servirebbe un tomo per raccontarle tutte, le gaffe e le indecisioni di questa Giunta che ora si erge a paladina della Liguria.
E poi basta con questa storia delle tifoserie. Non ci sono tifoserie! Qui ci sono persone perbene che raccontano i fatti. I click semmai li insegue chi come Toti ogni giorno posta accuse e cerca di aizzare i liguri contro chi osa sollevare un legittimo dubbio.
Noi tutti auspichiamo che la Liguria possa rialzarsi, ma vogliamo anche che lo faccia in sicurezza, con dati veri e reali.
Ma davvero Toti crede di avere l’esclusiva della ripartenza e del ritorno alla normalità? Crede di essere il solo autorizzato a sperare che si possa tornare quanto prima a una vita serena e sicura? Crede di essere l’unico depositario della verità?
Governatore, si metta l’animo in pace. Nessuno qui sta facendo sterili somme con la calcolatrice. Semmai, ascoltando la scienza, ci interroghiamo sui quei dati e sulla correttezza dei comportamenti che vorremmo tutti adottare. Tra cui ‘riabbracciare’ un congiunto; concedersi una giornata al mare; vedere gli amici. Auspichiamo tutto questo e molto altro ancora ma con prudenza”.