Un variopinto picchio verde in difficoltà è stato soccorso dai volontari della Protezione Animali a Celle.
Il picchio stato sottoposto alle necessarie cure e, appena guarito, verrà rimesso in libertà vicino alla zona di ritrovamento.
E’ sempre una sorpresa, tra tutti gli altri volatili meno rari recuperati ogni giorno dall’Enpa, e in questa stagione ogni giorno più del giorno prima, trovare un esemplare di avifauna non comune, a dimostrazione della grande importanza, per la difesa della biodiversità, dell’attività svolta dai pochi volontari dell’associazione; una vera “emergenza faunistica” che dovrebbe essere maggiormente aiutata da coloro che amano gli animali (prestando tempo ed aiuto manuale nei recuperi, nelle cure e nella custodia) ed affrontata dalla Regione Liguria, alla quale Enpa – dopo il rimprovero inviatole dall’assessore regionale Mai di non dialogare direttamente con lui – ha chiesto da un mese, senza ricevere ancora risposta, di organizzare al più presto i recuperi e le cure con adeguate risorse pubbliche o convenzionate, come la legge prevede.
Il picchio verde si ciba d insetti, chiocciole e lombrichi, ma anche di bacche e soprattutto di formiche e larve che cattura sotto la corteccia degli alberi; fra tutti i picchi è quello che più raramente colpisce col potente becco il tronco degli alberi; è il maschio che solitamente cova le uova (fino a otto) che si schiudono dopo due settimane, con i nati che volano via dopo quattro settimane. Tra gli animali selvatici soccorsi nel 2018, l’Enpa ne ha ricoverati otto, uno solo l’anno scorso.