Federico Bonazzoli è diventato grande. Il diciottenne approdato a Genova nell’estate del 2015 con la scomoda etichetta di enfant prodige ha lasciato spazio ad un ragazzo più maturo, pronto a dimostrare tutto il suo valore. «Sono cambiato, è vero – dichiara in esclusiva l’attaccante classe 1997 -. Ora riesco ad interpretare meglio gli allenamenti e le partite, ogni esperienza mi è servita a crescere. Ho sempre ritenuto la Sampdoria un punto di arrivo ma ora dovrà essere anche un punto di ripartenza».
Opportunità. La ripresa del campionato prevede gare ogni tre giorni in piena estate. «Le cinque sostituzioni saranno un vantaggio che mister Ranieri saprà sfruttare al meglio – prosegue il numero 9 -. Se giocherò 90, 60 o solo cinque minuti starà a me farmi trovare pronto e mangiare l’erba per non sprecare questa opportunità. Si ricomincia con l’Inter a Milano? Il destino, lì sono cresciuto e ho tanti ricordi. Adesso ho voglia di ricominciare al meglio: che sia un nuovo inizio, in tutti i sensi».
Messaggio. Il COVID-19 ha colpito molto da vicino la punta che lancia un messaggio di responsabilità e attenzione: «Il Coronavirus ha portato via mio nonno. Era il mio primo tifoso, ora sento il dovere di dare qualcosa in più ogni volta che scenderò in campo per renderlo orgoglioso di me. Anche se la situazione in questo momento sembra migliorata, non sottovalutiamo il virus e manteniamo alta l’attenzione perché in gioco c’è la vita di molte persone».