Enrico Preziosi al vetriolo nei confronti della propria tifoseria: le fratture sono ormai non curabili e l’ambiente è sempre incandescente.
“Nel calcio la riconoscenza non si può riscontrare nel tifoso moderato – spiega Preziosi in relazione ai 13 anni consecutivi in A del club ligure, record nel Secondo Dopoguerra – che fa il confronto con altre realtà e ha il desiderio di risultati migliori. Si viene giudicati in qualche maniera sulla base dei risultati, ed a volte non bastano tredici anni di sacrifici, personali e della mia famiglia. Mi auguro che prima o poi questo venga compreso: spero che si vada verso un futuro migliore per il Genoa. Laddove ce ne fosse la possibilità, sono pronto a fare un passo indietro. Ma, questo, tutti già lo sanno”.