“Un monitoraggio sempre più ampio ed efficace del Centro storico, con un’attenzione particolare per i luoghi della movida grazie alla realizzazione di un progetto ad hoc che il Comune ha sviluppato con finanziamenti concessi dalla Regione Liguria.
L’assessorato alla Sicurezza guidato da Stefano Garassino, in collaborazione con l’assessorato all’Informatica di Stefano Balleari e quello ai Lavori Pubblici di Pietro Piciocchi, ha esteso il sistema di videosorveglianza cittadino su 23 siti della movida del Centro storico genovese, ora monitorati da 42 telecamere ad altissima risoluzione sino 15 megapixel”.
Lo hanno annunciato oggi i responsabili del Comune di Genova.
“Quattro di queste telecamere sono multiottiche e tre di esse provviste di controllo ‘pan tilt zoom’ per il brandeggio remoto.
Tutte, oltre ad effettuare riprese live, registrano automaticamente le immagini su un server di proprietà del Comune di Genova e sono inserite nel circuito di videosorveglianza Città sicura messo a disposizione delle Forze dell’ordine.
L’installazione di questi nuovi sistemi di videosorveglianza è stata finanziata con parte dei 400mila euro di fondi(nello specifico 75mila euro) che la Regione Liguria ha destinato al Comune di Genova nell’ambito dell’accordo per la Promozione della Sicurezza integrata stipulato lo scorso anno dal ministro degli Interni Matteo Salvini, dal governatore Giovanni Toti e dal prefetto di Genova Fiamma Spena.
“Si tratta – ha spiegato la vicepresidente e assessara regionale alla Sicurezza Sonia Viale – della prima realizzazione concreta, con le risorse assegnate da Regione Liguria al Comune di Genova, di attivazione dei sistemi di videosorveglianza.
Una modalità che concorre al mantenimento della sicurezza urbana come riconosciuto da tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza delle nostre città.
Siamo soddisfatti di aver contribuito al fianco dei Comuni al contrasto al degrado urbano, che è l’anticamera del dilagare della criminalità.
Il controllo del territorio mediante questi dispositivi è sempre più importante e irrinunciabile nell’ottica della sicurezza integrata, intesa come sinergia con le competenze esclusive delle forze dell’ordine in materia di ordine pubblico.
Oltre a questo intervento, il contributo dato al Comune di Genova consentirà anche l’acquisizione di un’unità mobile come ufficio itinerante, la creazione del poligono virtuale e un acquisto di strumentazione tecnologica per l’analisi di falsi documenti”.
I nuovi occhi elettronici sono dislocati in via San Donato, piazza Ferretto/San Donato/San Bernardo, salita Re Magi, piazza Renato Negri, stradone Sant’Agostino, piazza San Bernardo, via di San Bernardo, piazza San Giorgio, piazzetta Barisone, piazza Stampa, vico Caprettari, piazza Lavagna, via San Lorenzo alta, piazza San Lorenzo, piazza della Lepre, via San Lorenzo/via Chiabrera, via San Luca, piazza San Luca, via Canneto il Lungo e, nella stessa strada, agli incroci con vico Sauli, via Chiabrera e vico Valoria.
Il progetto “movida” amplia l’opera già iniziata l’anno scorso con la riqualificazione di Sottoripa e più recentemente dell’area antistante il Porto Antico, da via San Giorgio a Ponte Calvi.
Queste nuove 42 telecamere si aggiungono alle 606(226 delle quali installate nel 2019) già dislocate su tutto il territorio cittadino e precedono l’installazione di molte altre fra cui una quarantina del progetto del Viminale “Scuole sicure” e le 101 già previste tra corso Italia ed Albaro e nel Municipio Centro Ovest per rafforzare la rete già esistente a San Teodoro e Sampierdarena.