Nel quartiere del Campasso a Genova è avvenuto un fatto ignobile che si commenta da sè.
Alcuni artisti tra cui Nicola Soriani, Nicola Coraci e Manu Pizz circa una ventina di giorni fa, avevano regalato al quartiere una decina di opere in ceramica, opere che erano state affisse lungo le vie.
Ora queste opere sono state rubate da ignoti.
A denunciare i fatti, amareggiato, proprio Nicola Soriani che spiega come le opere che aveva donato al Campasso “quartiere dove ha vissuto per parecchi anni” era state fatte durante il lockdown. “Proprio in quel periodo – spiega Soriani – decisi di realizzare alcune ceramiche da regalare al Campasso.
Resi partecipi alcuni amici che risiedono ancora lì della mia intenzione e mi appoggiarono contenti”.
“Parlai del mio progetto – prosegue Soriani – anche ad alcuni amici artisti. A Nicola Coraci piacque molto l’idea ed aderì immediatamente all’iniziativa, donando due sue ceramiche al quartiere e collaborando per la realizzazione del progetto.
Anche Manu Pizz artista e gallerista di Badalucco ha partecipato a questo progetto artistico, regalando un suo lavoro.
Le opere artistiche donate dai vari artisti sono circa una decina ed erano state affisse circa 20 giorni fa lungo le vie del quartiere.
Purtroppo la maggior parte sono state rubate di notte nei giorni scorsi.
“Gesto ignobile di pochi a discapito di un intero quartiere, dice con rammarico Soriani; sapevo e sapevamo che poteva accadere, ciò non toglie che ci siamo rimasti molto male. Noi artisti abbiamo lavorato e donato con il cuore il nostro lavoro ad un quartiere che ci ha accettato con grande entusiasmo, anche più di quanto cui aspettassimo”.
“Nonostante i furti noi artisti non ci arrendiamo – prosegue Soriani – i furti e i vandalismi fanno parte del mondo della street art, ne siamo consapevoli.
Per questo non mi arrendo e farò di tutto affinché questo progetto artistico prenda ancora più forma e venga riconosciuto dalle istituzioni.
Anche perché sono moltissimi gli artisti che in queste settimane ci hanno chiesto di poter partecipare donando un’opera”.
“Insieme agli amici Mario Fantaccione curatore d’arte e Paolo Aimé molto sensibile ed attivo sulle problematiche e le iniziative dei quartieri – conclude l’artista – abbiamo deciso di presentare un progetto al Comune di Genova.
Questo progetto è il nostro dono ad un quartiere che ha vissuto mille battaglie e merita un pò di bello e di colore”.