E’ una delle serate più attese al “Festival Internazionale del Balletto e della Danza Nervi”: arriva “L’infinito tour” di Roberto Vecchioni, che gia aveva avuto un grandissimo successo prima di essere interrotto a causa del lock down lo scorso marzo.
E’ proprio il cantautore a parlare del suo ultimo lavoro: “L’Infinito tour è un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi, che parte da un’idea precisa: l’infinito non è al di fuori di noi, non è introvabile, ma è dentro di noi, nella nostra anima e nelle nostre emozioni tutta la prima parte dello spettacolo è giocata sul nuovo disco e sui personaggi che hanno battuto il destino, hanno combattuto il male, hanno amato la vita, gli altri e se stessi. Emerge un mio concetto recente, nuovo, di grande amore per tutto ciò che si fa e si vive. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno, uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità”.
Roberto Vecchioni è un cantautore, paroliere, scrittore, poeta ed ex professore italiano è considerato fra i cantautori italiani più importanti, influenti e stilisticamente eterogenei: nella sua opera, è ricorrente l’intrecciarsi del proprio essere con i più svariati miti della storia, della letteratura o dell’arte, questi ultimi presi in prestito, non tanto per descriverne le gesta, piuttosto come espediente per rappresentare una parte di sé.
L’artista, accompagnato dai musicisti storici della sua band, alterna dialoghi e canzoni per condurre il pubblico lungo il percorso che spazia dai brani storici, da “Luci a San Siro” a “Chiamami ancora amore”, a quelli racchiusi ne “L’Infinito”, recente successo discografico, ‘Disco d’Oro’ con oltre 30.000 copie vendute (dato FIMI), nonostante la scelta in controtendenza di rinuncia della piattaforme streaming e download.
In questo viaggio canoro e letterario, Roberto Vecchioni predilige l’essenzialità, cifra stilistica di uno spettacolo che preserva la sua eleganza e compiutezza, oltre al legame intimo con il suo pubblico per dar vita ad uno nuovo inizio, dopo il tempo sospeso.
Insomma, un altro appuntamento da non perdere a questo Festival 2020, targato Teatro Carlo Felice.
Franco Ricciardi