Nei giardini di Villa Scassi a Genova Sampierdarena la nuova area giochi inclusiva donata dal Rotary.
È stata inaugurata oggi, venerdì 24 luglio alla presenza del sindaco Marco Bucci nei giardini di Villa Scassi, la nuova area giochi inclusiva donata dai Rotary Club della Liguria, del Basso Piemonte e dell’Area Fiorentina.
Dopo la benedizione impartita da don Mario Colella, parroco di Santa Maria delle Grazie, sono intervenuti il sindaco Marco Bucci, il presidente del Municipio Centro Ovest Renato Falcidia, il Governatore del Distretto Rotary 2032 Giuseppe Musso, una rappresentanza dei Rotary Club dell’Area Fiorentina (Distretto 2071). Era presente anche una rappresentanza dei familiari delle vittime del crollo del ponte Morandi
«Ringrazio a nome di tutti i genovesi il Rotary e in particolare i distretti 2032, e 2071 di Firenze, per la donazione che ha permesso di rimettere a nuovo l’area giochi di questa bella Villa così importante per Sampierdarena e i suoi abitanti – ha dichiarato il sindaco Marco Bucci –. Da oggi i bambini del quartiere potranno giocare in totale sicurezza: il tappeto dell’area giochi è anti-trauma e ci sono attrezzature nuove di zecca come le due altalene e una pedana circolare sospesa. La cosa ancora più significativa è l’assenza di barriere architettoniche: un aspetto che rende quest’area giochi inclusiva e accessibile a tutti. Un’area giochi ristrutturata anche grazie ai fondi della raccolta “Un ponte di solidarietà per Genova”, 170 mila euro destinati alle madri e ai bambini che nella tragedia di ponte Morandi persero il marito e il papà. È a loro che va il nostro pensiero. E al Rotary il nostro ringraziamento per il bene fatto alla nostra città».
L’area giochi, completamente rinnovata a partire dal tappeto anti trauma, è inclusiva perché priva di barriere architettoniche – entrando dal cancello di via Balbi Piovera –, ma anche perché, tolti i vecchi giochi, c’è stata una particolare attenzione nella scelta dei nuovi: tra gli altri, due altalene e una pedana circolare sospesa, pensati per far divertire tutti i bambini in sicurezza e senza barriere.
Il progetto è idealmente legato alla raccolta fondi realizzata dal Distretto Rotary 2032 “Un ponte di solidarietà per Genova”: oltre 170.000 euro, distribuiti a novembre 2018, per sostenere madri e bambini che nella tragedia di Ponte Morandi persero il marito e padre. «Il sostegno e la cura della madre e dei bambini sono uno dei sette obiettivi prioritari del Rotary – afferma Gian Michele Gancia, past governatore del Distretto 2032 e ideatore dell’iniziativa – e il progetto del parco giochi inclusivo e adatto a tutti i bambini è la rappresentazione concreta di quello che si può realizzare grazie alla generosità e alla fantasia dei Rotariani italiani e, in particolare, quelli del Distretto 2032 – che riunisce i Club della Liguria e delle province piemontesi di Alessandria, Asti e Cuneo».
I Rotary Club dell’Area Fiorentina (Distretto 2071) hanno scelto di destinare a Genova i proventi dell’opera Madama Butterfly, rappresentata al Teatro del Maggio Fiorentino il 23 febbraio 2019, 114mo Rotary Day. «I Rotary Club e i Rotaract del Distretto 2032 insieme con gli amici fiorentini – racconta Gancia – hanno deciso di donare a tutti i bambini di Sampierdarena una occasione di svago all’aria aperta, come segno concreto di vicinanza alla comunità del Municipio 2 centro ovest, che ha preso forma nell’area giochi inclusiva di Villa Scassi, unica area verde di Sampierdarena».
«Ringraziamo di cuore il Rotary – ha detto il presidente del Municipio centro ovest Renato Falcidia – per la donazione che ha consentito di riqualificare un’area giochi molto frequentata dai bambini di Sampierdarena, rendendola inclusiva e accessibile anche per i bambini con difficoltà motorie. Auspichiamo che questo possa essere il primo di successivi interventi finalizzati alla riqualificazione di uno dei luoghi più suggestivi del nostro Municipio, il Parco di Villa Scassi».
Per sottolineare lo stretto legame con il territorio l’area giochi sarà titolata “Creuza de ma” dal nome degli antichi percorsi che collegavano la collina genovese al mare, resi famosi dalla canzone di Fabrizio De André.