Con l’incantevole “Love” di ieri sera la nostra Eleonora Abbagnato, Hugo Marchand, nonché un cast di giovani danzatori ci hanno deliziato interpretando con le loro evoluzioni tante possibili forme di amore.
Domenica sera 2 agosto, quasi a completare questa carrellata sul sentimento più potente del mondo, ci verrà proposta una forma di amore tuttora presente nella psiche umana, ma spesso sottaciuta per il dolore e per i danni che può provocare, specie nelle giovani menti: l’amore ossessione.
“Werther” è un melologo, un genere in cui la parola e il suono relazionano fra di loro: la musica fa da commento, sfondo, intermezzo alla recitazione. Il cast è di tutto rispetto, come da locandina.
Grandi compositori sono stati attratti da questa forma particolarissima di teatro musicale: per esempio Benda, Beethoven, Liszt, Ghedini, Prokof’ev, solo per citarne alcuni. Tra i primi e più importanti melologhi c’è anche il Werther (1791-92) di Gaetano Pugnani, compositore torinese della fine del ’700, il primo ad associare alla musica “I dolori del giovane Werther”, romanzo di Goethe, pilastro del preromanticismo dello Sturm und Drang: opera letteraria che fece scandalo nell’Europa della seconda metà del ’700.
Perciò questo spettacolo non vuol dire solo regalarsi buona musica e recitazione, ma è anche occasione, specie per i giovani, di accrescere la propria cultura e di riflettere sul valore della vita, che deve essere superiore a qualsiasi sentimento non corrisposto.
Per l’occasione il Teatro Carlo Felice e il Teatro Nazionale propongono l’acquisto di due biglietti al prezzo di Euro 10,00 cadauno, acquistabili presso le biglietterie degli stessi o a Nervi un’ora prima dello spettacolo.
Elisa Prato